100 mila euro in BTP: chi rende di più tra 2035 e 2045?

Due titoli di Stato si sfidano sul terreno del rendimento: uno offre certezze a medio termine, l’altro promette di più ma solo dopo vent’anni. A prima vista la scelta sembra semplice, ma i numeri raccontano un’altra storia.

Cosa succede davvero se si investono 100 mila euro in BTP a 10 o 20 anni? Tra cedole, prezzo di acquisto e rimborso finale, il risultato finale può spiazzare chi guarda solo la percentuale di cedola. Chi vince tra rendimento effettivo e reale guadagno? Il confronto non è così scontato come sembra.

Persona che conta soldi
100 mila euro in BTP: chi rende di più tra 2035 e 2045?-trading.it

A volte la differenza tra due scelte finanziarie si gioca tutta sui dettagli. Soprattutto quando si ha tra le mani 100 mila euro da investire e si punta sulla sicurezza dei BTP. Titoli di Stato che da sempre attraggono chi preferisce stabilità al rischio, ma che oggi pongono un interrogativo interessante: meglio il BTP con scadenza nel 2035 o quello che arriva fino al 2045?

Da un lato c’è un rendimento moderato ma costante. Dall’altro, una durata doppia, un prezzo più basso e un guadagno che sembra allettante. Ma le apparenze possono trarre in inganno, perché in gioco entrano non solo le cedole, ma anche il prezzo di acquisto e il valore rimborsato a scadenza. E soprattutto, quanto si è disposti ad aspettare.

Il BTP a 10 anni: stabilità e ritorno costante

Il BTP Tf 3,35% Mz35 Eur offre un rendimento netto a scadenza del 3,06%, con un prezzo vicino alla pari: 99,06. Chi investe 100 mila euro oggi riceve ogni anno circa 2.950 euro netti in cedole, per un totale di quasi 30 mila euro in dieci anni.

Persona che analizza dei dati facendo dei calcoli
Il BTP a 10 anni: stabilità e ritorno costante-trading.it

Alla scadenza, il capitale viene rimborsato integralmente. Il vantaggio è la prevedibilità: si sa già quanto si incassa e quando. Con una duration di 8,06, il titolo è meno esposto alla volatilità dei tassi. Insomma, una scelta per chi vuole dormire sonni tranquilli, con un rendimento dignitoso senza correre rischi eccessivi.

Il BTP a 20 anni: rendimento più alto, ma anche più attesa

Il BTP 1.5% 01AP45 gioca su un altro campo. Ha una cedola nominale bassa, ma un prezzo di mercato di soli 64,91. Questo spiega l’elevato rendimento netto a scadenza: 3,88%. Con 100 mila euro si acquistano molti più titoli, che a scadenza verranno tutti rimborsati a 100.

Le cedole annue sono minime, circa 1.312 euro netti, ma il vero guadagno arriva alla fine: tra interessi e rimborso, si arriva a circa 163 mila euro netti in vent’anni. Un risultato solido, ma con un’alta duration (15,81) e quindi maggiore esposizione alle variazioni di mercato. Una scelta per chi può attendere senza farsi prendere dal panico.

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