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104, scandalo liste d’attesa: cosa succede ai disabili e ai loro familiari

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È scoppiato lo scandalo liste d’attesa per i pareri che permette di accedere alla Legge 104. L’iter di approvazione prevede liste d’attesa lunghissime.

L’iter di approvazione per la domanda per Legge 104 prevede tempi di attesa insostenibili, sia per i beneficiari di per i loro familiari. Si tratta di un vero e proprio scandalo, il cui effetto sta inevitabilmente ricadendo sui diritti spettanti ai disabili.

In alcune regioni italiane si sono accumulate migliaia di istanze gli domanda 104. Le liste d’attesa hanno dei tempi biblici con conseguenze negative per i disabili e loro familiari, che si vedono negati i diritti che gli spettano.

Non ci stiamo riferendo soltanto ai benefici economici, ma anche all’assistenza. In entrambi i casi si tratta di due elementi fondamentali che, a causa di questi rallentamenti, impedisce, a chi ne ha diritto e bisogno, di ricevere quanto gli spetta.

La causa dello scandalo lista d’attesa per i pareri è legata alla mancanza di un adeguato numero di figure sanitarie, il cui compito è proprio quello di rilasciare il parere sulle istanze. Si tratta di uno step indispensabile senza il quale non è possibile accedere alla Legge 104 e ai suoi benefici.

Scandalo liste d’attesa per i pareri: cosa sta succedendo

Lo scandalo relativo alle lunghe liste d’attesa per i pareri sulle stanze, necessarie per l’accesso alla legge 104, è dovuto al fatto che si sono accumulate nel tempo un gran numero di domande.

In sostanza, la situazione è andata peggiorando fino a sfuggire completamente di mano e ad accumulare un ritardo biblico.

Per accedere ai benefici e all’assistenza previsti dalla Legge 104, è necessario che un’apposita commissione sanitaria riconosca lo stato di handicap. Si tratta di uno step fondamentale nell’ambito della domanda della legge 104, dal momento che è anche prevista una visita medica che serve proprio a riconoscere la disabilità del cittadino richiedente.

Purtroppo, anche a causa della crisi sanitaria legata al covid-19, nel corso dei mesi le istanze sono andati accumulandosi. Questa situazione ha danto vita al ritardo che ha provocato lo scandalo.

Generalmente l’accertamento, che deve avvenire presso la commissione dell’azienda USL, ha tempistiche ordinarie di 30 giorni.

In sostanza, prima di questo ritardo, che fa scalpore, i soggetti che effettuavano la domanda di Legge 104 attendevano circa un mese per ottenere una visita medica ordinaria.

Inoltre, i tempi venivano ulteriormente accorciati a 15 giorni, nel caso in cui la richiesta fosse riferita a persone affette da patologie gravi o con patologie oncologiche in atto.

Floriana Vitiello

Aspirante giornalista. Si occupa della stesura di articoli per il web da oltre 5 anni. La scrittura è la sua più grande passione. Dopo diversi progetti editoriali in veste di Ghostwriter, approda su Trading.it e si dedica all’elaborazione di testi riguardanti pensioni, fisco e tasse. Impegnata in diversi progetti editoriali.

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