4 analisti dicono Buy con una sottovalutazione stimata del 44%. Occhi puntati su questa azione a Piazza Affari

Cosa può trasformare un titolo tranquillo in una potenziale occasione? A volte basta un minimo toccato con precisione chirurgica, un target ambizioso fissato da analisti di peso, e una calma apparente che potrebbe preludere a un nuovo inizio.

Mondadori, nome storico dell’editoria italiana, sta attirando sguardi sempre più attenti tra gli investitori. Un movimento tecnico potrebbe cambiare il quadro, mentre i fondamentali raccontano una storia più solida di quanto sembri. Il prezzo giusto, al momento giusto, potrebbe fare la differenza.

Borsa italiana
4 analisti dicono Buy con una sottovalutazione stimata del 44%. Occhi puntati su questa azione a Piazza Affari-trading.it

C’è qualcosa di quasi ironico nel vedere un gigante dei libri diventare protagonista proprio sui grafici di Borsa. Ma Mondadori, da tempo, è molto più di un marchio legato alla cultura: è anche un titolo che si muove silenziosamente, con alti e bassi che oggi iniziano a far parlare di sé. Dopo mesi di discesa, qualcosa sta cambiando. I numeri lo suggeriscono, ma è la combinazione tra analisi tecnica e prospettive aziendali a rendere il tutto interessante.

Guardare il passato recente è utile, ma sono i segnali presenti che, talvolta, parlano più forte. Un titolo che sembrava in stallo ora potrebbe prepararsi a dire qualcosa di nuovo.

Un minimo tecnico che accende i riflettori su Mondadori

Ad agosto dello scorso anno, Mondadori ha raggiunto un massimo di 2,53 euro. Da lì è partita una fase discendente, culminata ad aprile 2025 con un minimo a 1,828 euro. Apparentemente solo una cifra, ma in realtà un livello importante: quel valore coincide quasi perfettamente con la media mobile a 200 settimane, una soglia che, per chi legge i grafici, può rappresentare un solido punto di rimbalzo.

Grafico azionario
Un minimo tecnico che accende i riflettori su Mondadori-trading.it

Se a maggio il titolo dovesse chiudere sopra i 2,111 euro, il massimo di aprile, potrebbe attivarsi uno swing rialzista di medio-lungo termine. È uno scenario che non passa inosservato tra chi segue il mercato con attenzione.

Gli analisti, del resto, hanno già espresso le loro opinioni. Intermonte ha confermato a marzo 2025 il giudizio “Buy” sul titolo, con un target di 3,20 euro per azione. Una stima ambiziosa, ma non isolata: anche MarketScreener mostra un consenso medio positivo, con prezzo obiettivo di 3,12 euro. Con il titolo attorno ai 2,22 euro a metà maggio, il potenziale di crescita supera il 40%.

Tra fondamentali stabili e fiducia degli esperti

I risultati del primo trimestre 2025 mostrano qualche ombra: ricavi a 164,4 milioni, leggermente in calo, e un EBITDA rettificato in discesa del 62,5%, frenato dalla debolezza del settore librario e dalla fine della concessione Electa sul Colosseo. Eppure, il management non ha cambiato rotta: l’obiettivo rimane una marginalità del 17% e 70 milioni di euro di cassa ordinaria per l’intero anno.

Websim, sempre da Intermonte, ha descritto il titolo come “molto interessante“, confermando lo stesso target a lungo termine di 3,20 euro. Una visione che suggerisce continuità e fiducia in una crescita graduale, supportata da basi solide.

A questo punto, la domanda è inevitabile: stiamo davvero osservando i primi passi di un rilancio per Mondadori, oppure sarà un’occasione mancata? La risposta, forse, arriverà già nelle prossime settimane. E a quel punto, guardarsi indietro potrebbe significare aver colto o perso un’opportunità silenziosa ma concreta.

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