Banca Monte dei Paschi di Siena è stata al centro dell’attenzione dei mercati negli ultimi giorni. Il titolo ha chiuso la settimana come il peggiore a Piazza Affari, mostrando un calo significativo che ha sorpreso analisti e investitori. Le cause sono legate non solo all’andamento delle trattative su Mediobanca, ma anche a fattori tecnici e valutativi che incidono sulla percezione del mercato.
Il titolo MPS ha registrato un andamento negativo, segnando una perdita settimanale di circa il –8,7 % con l’ultima quotazione intorno a 7,33 €. Nonostante il forte rally dei mesi precedenti, la performance recente ha evidenziato la fragilità di un titolo che rimane molto esposto alle dinamiche di mercato e alle incertezze legate alle operazioni di fusione e acquisizione.

Le mosse sul capitale di Mediobanca e l’offerta al rialzo, con l’aggiunta di 750 milioni € in contanti, hanno acceso i riflettori sulla banca senese. Tuttavia, le reazioni sono state contrastanti e la pressione sulle azioni si è fatta sentire. Secondo dati Reuters, la capitalizzazione si aggira intorno ai 9,2 miliardi €, ma gli analisti rimangono divisi sul potenziale futuro.
Andamento in Borsa e valutazioni degli analisti
Il titolo Monte dei Paschi di Siena ha visto oscillazioni rilevanti negli ultimi giorni. Le notizie relative al raggiungimento del 38,5 % in Mediobanca hanno spinto inizialmente le quotazioni, ma la chiusura della settimana ha messo in luce un netto ridimensionamento. La banca guidata da Luigi Lovaglio ha presentato un’offerta migliorata, ma il consiglio di amministrazione di Mediobanca ha espresso contrarietà, definendo l’operazione poco vantaggiosa.

Dal punto di vista tecnico, le piattaforme come TradingView indicano che gli oscillatori, tra cui RSI e MACD, segnalano una fase di ipercomprato seguita da correzione. Le medie mobili settimanali mostrano infatti un indebolimento della spinta rialzista, confermando la volatilità del titolo.
Target price, dividendi e prospettive
Gli analisti riportati da MarketScreener indicano un prezzo obiettivo medio a 8,95 €, con un massimo di 10,50 € e un minimo di 7,80 €. Considerando l’ultimo prezzo a 7,33 €, lo scarto è del +22 % verso il target medio, +43 % verso il massimo e +6,7 % rispetto al minimo. Questo evidenzia come il mercato veda ancora margini di rialzo, pur in un contesto di forte incertezza.
Un elemento di interesse per gli investitori è il dividendo. Nel 2024 la banca ha distribuito una cedola di circa 0,86 € per azione, con un dividend yield superiore al 12 %. Negli ultimi cinque anni il rendimento medio si è attestato intorno all’11-12 %, confermando una politica di distribuzione piuttosto generosa dopo gli anni in cui la banca non aveva staccato alcun dividendo a causa della ristrutturazione.
La combinazione di alto dividendo, valutazioni contenute e incertezza sulle operazioni straordinarie rende il titolo MPS al centro delle discussioni. Secondo il Wall Street Journal, l’aggiunta di contanti all’offerta su Mediobanca ha dimostrato la determinazione dell’istituto, ma allo stesso tempo ha aumentato l’attenzione degli investitori sulla sostenibilità finanziaria dell’operazione. È in questo equilibrio tra opportunità e rischi che si gioca il futuro della banca senese.