5 titoli con dividendi fino al 7% potrebbero avere un rialzo del 50%: incredibile a Piazza Affari!

A caccia di dividendi? Settembre offre opportunità uniche a Piazza Affari con cinque società pronte a staccare la cedola. Ma oltre al rendimento immediato, alcune di queste presentano potenziali di rialzo che, secondo gli analisti, potrebbero superare il 40%, unendo così guadagni da cedola e da capitale.

L’arrivo dell’autunno porta con sé una finestra interessante per gli investitori attenti ai dividendi. Cinque quotate di Borsa Italiana hanno scelto il mese di settembre per remunerare i propri azionisti, offrendo un mix di acconti, cedole straordinarie e ordinarie. I nomi in gioco sono pezzi da novanta come Eni e Stm, affiancati da realtà consolidate quali De’ Longhi, Piaggio e Sesa. Tuttavia, un’analisi approfondita non può fermarsi al solo rendimento della cedola.

dividendo potenziale rialzista
5 titoli con dividendi fino al 7% potrebbero avere un rialzo del 50%: incredibile a Piazza Affari! – trading.it

È cruciale esaminare i dati fondamentali, le valutazioni di mercato e, soprattutto, il potenziale di rialzo indicato dagli analisti. Le metriche di valutazione e i segnali tecnici forniscono infatti un quadro più completo, rivelando quali di questi titoli, oltre a un flusso di cassa periodico, potrebbero nascondere significative opportunità di apprezzamento del capitale.

Opportunità tra cedole e potenziale di crescita

Tra i titoli sotto osservazione, Sesa emerge con il potenziale più elevato. L’azienda informatica, che stacca una cedola ordinaria da 1 €, secondo il consenso degli analisti presenta un potenziale di rialzo medio del 44,9% rispetto alla sua ultima quotazione di 75,70 €. Anche De’ Longhi attira l’attenzione con un dividendo di 1,25 €. Il suo rapporto prezzo/utili di circa 24 è superiore alla media storica, ma gli esperti vedono un margine di crescita medio del 22,8% dal suo prezzo di 30,24 €.

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Opportunità tra cedole e potenziale di crescita – trading.it

Similmente, Piaggio, con un prezzo di 2,01 €, vanta un potenziale di upside medio del 12,9% secondo gli analisti, a cui si aggiunge un rendimento da dividendo atteso del 7,82%. Per questi titoli, gli indicatori tecnici come le medie mobili settimanali inviano segnali prevalentemente positivi o neutrali, suggerendo una fase di consolidamento o di possibile ripartenza.

I big del Ftse Mib e la sfida dei semiconduttori

Il colosso energetico Eni si presenta all’appuntamento con un robusto dividend yield atteso del 6,82%, in linea con la sua media quinquennale. Con una quotazione di 15,32 €, gli analisti sono prevalentemente neutrali. Il quadro per Stm è più complesso. La società di semiconduttori, con un prezzo di 23,25 €, distribuisce un acconto di 0,09 $. Il suo rapporto prezzo/utili di circa 58,9 è significativamente più alto della media storica, indicando una valutazione “cara”.

Tuttavia, il consenso degli analisti vede ancora un margine di apprezzamento del 20%. Per entrambi i titoli, gli oscillatori tecnici come l’RSI e il MACD sul timeframe settimanale si trovano in una zona di neutralità, riflettendo l’incertezza del mercato sui futuri movimenti di questi due importanti nomi del listino principale.

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