L’allontanamento dal lavoro, solitamente, non è un evento molto piacevole. Ma le aziende sono arrivate a offrire addirittura 55.000 Euro per licenziarsi. Ecco chi riceverà lo stratosferico bonus.
Diciamo la verità, 55.000€ sono davvero molti. Ci si può quasi ricostruire una vita. L’incredibile cifra arriva come contributo da parte delle aziende per “facilitare” il licenziamento di alcuni dipendenti. Tecnicamente si tratta di un vero e proprio incentivo all’esodo, una formula assolutamente legale praticata dalle imprese. Ma chi è che offre così tanto per “andarsene”? Vediamo chi saranno i fortunati.
Sembra un controsenso che un’azienda offra dei soldi ai propri collaboratori per andare via, per licenziarsi. In realtà è una pratica piuttosto frequente anche in Italia. Parliamo naturalmente di grandi realtà, e non delle piccole imprese. Però sono sempre più frequenti gli accordi di “buona uscita” stipulati tra sindacati e lavoratori. Questo può avvenire per diverse motivazioni. Anche, ad esempio, un accordo di prepensionamento. Ma vediamo nel dettaglio quando può succedere che un’impresa decida di mettere “a riposo” alcuni dipendenti, e quali opzioni utilizza.
Ad un certo punto, una realtà, può decidere che è arrivato il momento di ridurre il numero dei collaboratori. Nuovi progetti, obiettivi, ridimensionamenti, trasferimento all’estero possono essere alcuni motivi. Per far sì che non ci siano “ostacoli”, l’azienda può muoversi in diverse direzioni. Naturalmente di solito ci sono più confronti con i Sindacati e le varie associazioni di categoria.
Se ad esempio il personale “superfluo” è vicino all’età pensionabile, di vecchiaia o anticipata, può usare il cosiddetto “contratto di espansione”. In pratica, l’azienda finanzierà all’INPS quello che è l’assegno mensile di prepensionamento, con l’importo che è uguale alla pensione maturata dal dipendente. Questa opzioni è attivabile entro i 5 anni dall’età pensionabile ma anche già a 60 anni, a seconda del caso e se sussistono i requisiti.
L’incentivo (economico) alle dimissioni può arrivare anche a seguito di “causa” tra lavoratore e azienda. Se i contrasti sono insanabili, viene proposta una “buona uscita”, così da soddisfare entrambe le parti. Ciò avviene, ovviamente, sempre tramite Sindacati, Avvocati e Organi preposti che si occupano della pratica.
Un interessante e cospicuo incentivo all’esodo è in corso da parte di una famosa azienda: la Stellantis. Ricordiamo che Stellantis altri non è che l’attuale multinazionale automobilistica, nata a seguito della fusione della FIAT-FCA con la Casa Madre francese PSA (Peugeot, Citroen, DS e Opel). Entrando più nello specifico, sappiamo che a Melfi i lavoratori sono particolarmente attenti alla proposta, perché nell’arco di pochi giorni sono stati offerti più di 500 “inviti” al licenziamento.
Le cifre “sul piatto” sono davvero incredibili: sono arrivate anche a più di 50 mila Euro. Probabilmente molti lavoratori staranno “sperando” di essere licenziati, se questo porta in tasca una somma del genere. Non solo per coloro che sono vicini alla pensione, e che potrebbero così andare in congedo più serenamente. Anche un giovane, con questo ” bel gruzzoletto” non dovrebbe avere problemi a ricostruirsi una carriera, magari come autonomo.
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