Come mai alcuni titoli tecnologici sembrano non conoscere limiti in Borsa? La risposta passa da una parola ormai onnipresente: intelligenza artificiale. Dalle GPU ai software aziendali, l’AI sta ridefinendo strategie, mercati e aspettative. Ma dietro i numeri, ci sono visioni precise e una corsa globale che sta appena iniziando. I grandi investitori osservano con attenzione, mentre alcune aziende volano sempre più in alto, conquistando spazio e fiducia.
Ogni tanto, i mercati sembrano raccontare una storia ben più interessante di quella che si legge nei comunicati ufficiali. Non è solo questione di saldi trimestrali o di previsioni sugli utili. C’è qualcosa di più profondo che muove le borse, qualcosa che affonda le radici in innovazioni reali, in tecnologie che promettono di cambiare davvero le regole del gioco. In questo momento, quel motore si chiama AI.

L’intelligenza artificiale non è più un concetto astratto. È concreta, visibile, già integrata in dispositivi e servizi usati quotidianamente. E sta diventando il filo conduttore che unisce aziende apparentemente diverse. Chi produce chip, chi sviluppa piattaforme cloud, chi lavora nel mondo dei contenuti digitali: tutti stanno puntando sulla capacità di elaborare dati in modo intelligente. Non è un trend passeggero, ma un cambio di paradigma.
Questo spiega perché alcuni titoli sembrano vivere una nuova giovinezza in Borsa, mentre altri conquistano valore in tempi record. Ma non tutto è entusiasmo. L’investitore attento sa che servono analisi, numeri e prospettive concrete. È proprio lì che entrano in gioco le valutazioni delle grandi banche d’affari.
Chip e semiconduttori: la spina dorsale dell’intelligenza artificiale
Tra i titoli che meglio rappresentano questa nuova fase, Nvidia resta il nome di riferimento. Le sue GPU dominano il settore dei data center, alimentando modelli complessi e infrastrutture AI in tutto il mondo. Nonostante qualche oscillazione, resta tra le aziende più promettenti, con analisti come Oppenheimer che vedono target oltre i 170 dollari. L’interesse non si limita alle performance attuali, ma guarda a un futuro fatto di nuove applicazioni e mercati ancora da esplorare.

In parallelo, AMD avanza con passo sicuro. Spinta da una nuova architettura, la MI400, e da collaborazioni con Microsoft e OpenAI, viene oggi considerata una valida alternativa per diversificare l’esposizione ai chip AI. Il target stimato da Piper Sandler arriva a 140 dollari, segnale di fiducia in un posizionamento strategico sempre più definito.
Anche Marvell entra nel radar degli investitori grazie ai suoi chip per infrastrutture AI. Meno visibile rispetto ai due colossi, ha però guadagnato spazio tra gli operatori grazie a una pipeline solida e un target di prezzo che supera i 90 dollari secondo le stime più ottimistiche. La sua forza sta nella specializzazione, in un mercato dove la domanda è in continua evoluzione.
Software e piattaforme: dove l’AI diventa servizio
Oltre l’hardware, l’intelligenza artificiale in Borsa si afferma anche attraverso il software. Datadog rappresenta un esempio perfetto di integrazione smart dell’AI in ambienti cloud. La sua capacità di adattarsi alle esigenze delle imprese moderne l’ha resa una delle “top pick” secondo Bank of America, che ha alzato il target a 150 dollari. La crescente richiesta di automazione e controllo predittivo nel mondo enterprise è il carburante che ne alimenta la crescita.
Un discorso simile vale per IBM, che ha riscoperto una nuova centralità nel mondo tech grazie a WatsonX. Le sue soluzioni si rivolgono alle aziende in cerca di strumenti affidabili per integrare AI nei flussi decisionali. Le valutazioni di Wedbush e Bank of America, oltre 320 dollari, segnalano una fiducia crescente nel posizionamento della storica multinazionale americana.
Infine, non si possono ignorare nomi come Meta, Amazon e Adobe, tutti impegnati nello sviluppo di soluzioni AI agentiche o generative. Meta punta su assistenti digitali intelligenti, Amazon sulle interfacce conversazionali, mentre Adobe trasforma la creatività con Firefly. Il mercato premia l’originalità, ma anche la capacità di scalare rapidamente: e questi tre attori sembrano pronti a farlo.