Come ottenere l’abbassamento dell’affitto, se i colpevoli sono i vicini, si può agire in questo modo.
I vicini sono peggio dei “parassiti” a volte, specie se fanno confusione e disturbano la tranquillità delle persone che vivono accanto. È possibile ottenere l’abbassamento dell’affitto se lo si richiede al proprietario, ma come? Per farlo bisogna seguire una procedura specifica, soprattutto bisogna capire “se è davvero colpa del vicinato!”

I vicini fastidiosi sono ovunque, e quando questi provocano disturbo continuo con rumori molesti, sono insopportabili. L’inquilino che abita in affitto ricopre il ruolo di conduttore, ed ha pieno diritto a richiedere una riduzione del canone di locazione o dell’affitto, a condizione che questo “disturbo” pregiudichi in maniera persistente e importante, il godimento stesso dell’immobile locato.
Qual è il riferimento normativo? È l’art. 1575 del Codice Civile a parlare. Questi cita che è il proprietario di casa che deve garantire il pacifico e soddisfacente godimento del diritto reale sull’immobile durante la locazione. Se c’è compromissione mediante rumori molesti, l’inquilino non è che “può agire”, deve assolutamente farlo!
Quindi, consolidata la presenza della base normativa, è la stessa giurisprudenza che poi conferma che il disturbo che limita l’uso conforme dell’immobile, può giustificare una richiesta di riduzione del canone. Per cui serve che l’inquilino documenti il disturbo, ad esempio con registrazioni audio, video o verbalizzazioni, e notifichi in maniera formale il problema al proprietario mediante un canale specifico.
Procedura per richiedere l’abbassamento dell’affitto, guida pratica
Il canale specifico che attesta la situazione di “malessere” vissuta dall’inquilino è contraddistinto dall’inoltro delle prove che attestino il caso, mediante lettera raccomandata. Ma come si chiede la riduzione dell’affitto?

La procedura è ben precisa, si tratta per prima cosa di documentare sia la natura che l’entità del disturbo posto in essere. Segue poi l’invio di una comunicazione scritta al proprietario, al fine di richiedere la riduzione del canone fino al termine del danno subito.
E se il proprietario rifiuta? Si avvia una conciliazione o si ricorre in tribunale! È bene sapere che si applica la stessa logica anche ai rumori posti in essere da cantieri o lavori edili avviati sempre dai vicini.
Ovviamente, ci sono casi e casi, ma quelli estremi e persistenti, permettono al proprietario di risolvere il contratto con il vicino molesto inadempiente. Ad esempio, un affittuario che fa troppo rumore, ma ciò è dato da un ulteriore procedimento.
In sostanza, si conferma che se i vicini sono fastidiosi e disturbano l’uso pacifico dell’appartamento, si richiede in via legale, una riduzione dell’affitto al proprietario. Quel che conta è che il disturbo sia provato e ufficialmente segnalato.