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Economia e Finanza

Il contante diventa un ricordo, sono cambiate le abitudini di pagamento degli italiani: ecco come e perchè

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Cambiano le abitudini di pagamento degli italiani ma il contante non viene abbandonato; ecco i metodi di pagamento alternativi preferiti.

Comodità, sicurezza e controllo delle spese, sono i vantaggi percepiti nell’uso dei pagamenti elettronici.

Non solo carte di credito ma molto spesso applicazioni direttamente dal cellulare rappresentano oggi il sistema maggiormente preferito per i pagamenti quotidiani.

Un orientamento prediletto anche dalle istituzioni che vorrebbero sempre più diffondere pagamenti che consentano di aumentare trasparenza e limite nell’uso del contante. Così si fanno largo spese mediche e veterinarie, scolastiche e tasse universitarie, sportive, canoni di locazione e abbonamento a mezzi pubblici, incentivate dai rimborsi parziali o cash back.

L’undicesimo rapporto sulle tendenze dei mezzi di pagamento presentato da Minsait Payments ha rilevato comunque la presenza ancora forte di limitazioni nell’uso di questi sistemi per servizi come le autostrade e le stazioni di servizio dove, rispettivamente, il 13% e il 12,8% della popolazione intervistata ha dovuto usare contanti nel 2021. Oltre a questi i trasporti pubblici dove la percentuale impossibilitata a utilizzare pagamenti digitali è pari al 27,5%.

I dati di Banca d’Italia mostrano il trend, il grado di fiducia ma anche la necessità attuale del contante

Secondo i dati della Banca d’Italia, ammontano a 7 miliardi le transazioni effettuate con carte di pagamento nel 2021. Una crescita del 22% rispetto al 2020 che continua ad aumentare grazie alla diffusione delle spese online e l’alternativa delle applicazioni sugli smartphone. Per le carte di credito il pagamento medio è pari a 63 euro, mentre con i sistemi contactless è di 45 euro.

Per quanto riguarda il tipo di carte, sempre più persone prendono familiarità e hanno fiducia nelle carte di debito e di credito, mentre diminuisce l’uso delle prepagate. L’85,9% della popolazione intervistata aveva una carta di debito nel 2021 e il 58,9% una carta di credito. Entrambi i dati salgono più di un punto percentuale rispetto l’anno precedente.

L’Italia è anche tra gli Stati che secondo l’indagine utilizzano maggiormente le carte di credito per acquisti di alto valore (63%) ed è molto diffuso, al secondo posto dopo la Spagna l’uso delle carte per prelevare contanti dai bancomat. Questo ultimo dato da un indizio interessante sulla preferenza e la necessità per molti servizi e acquisti dell’uso del contante.

Esistono in molti negozi fisici alcune barriere da abbattere per favorire una maggiore diffusione delle modalità di pagamento elettronico. Oltre la sfiducia verso questi sistemi e la convenienza nell’immediatezza del contante, anche la propensione a valutare più importante della comodità, la propria privacy, soprattutto a causa alla sfiducia verso il fisco italiano.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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