L’Agenzia delle Entrate per controllare eventuali anomalie rispetto alle dichiarazioni fatte potrebbe avviare un accertamento fiscale: ma di cosa si tratta? Facciamo un po’ di chiarezza in merito alla questione.
Potrebbe succedere al contribuente che l’Agenzia delle Entrate a seguito di controlli sulle dichiarazioni effettuate e sulle imposte già versate potrebbe riscontrare delle difformità o inesattezze su quest’ultime. Infatti, l’ente incaricato dei controlli potrebbe emettere a seguito di tali incongruenze un accertamento.
Controlli del Fisco: come capire se c’è un accertamento in corso e cosa fare per rimediare
Tale accertamento, può essere emesso dall’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda i debiti con lo Stato , ma potrebbe, tuttavia, essere emesso anche da altri enti pubblici come Regione o Comune a seguito di pagamenti non effettuati per i tributi a loro dovuti. Scopriamo cos’è l’accertamento fiscale e quando esso può essere impugnato.
Con il termine accertamento si intende un provvedimento attraverso il quale il fisco, chiede ai contribuenti debitori il pagamento di ulteriori tributi o quello relativo ai tributi non versati. Per tale motivo, si parla anche di provvedimento impositivo e di recupero a tassazione.
Alcuni di essi potrebbero essere, ad esempio, il pagamento dell’Imu o della Tari, l’imposta sui rifiuti o un bollo auto non versato. In generale, nonostante le diverse denominazioni tale atto si presenta sempre con lo stesso contenuto e caratteristiche di base. Nel dettaglio tale accertamento fiscale, dovrà essere sempre motivato: esso dovrà spiegare in modo chiaro e comprensibile quali norme siano state violate e perché vengono richiesti maggiori pagamenti.
Questo dettaglio, infatti, ha lo scopo di porsi a garanzia del contribuente.
Qualunque accertamento fiscale, può essere impugnato innanzi alle commissioni competenti in materia: in primo grado vi è la Commissione Tributaria Provinciale e in appello la Commissione Tributaria Regionale. L’impugnazione ha un termine massimo di 60 giorni a partire dall’avvenuta notifica. Scaduto tale termine, anche qualora questo sia illegittimo esso assumerà forma definitiva ed esecutiva: si passerà cosi la riscossione attraverso l’Agente che ne ha il compito.
Cartelle con debiti INPS, il termine di scadenza non cambia: il messaggio dell’Istituto
Secondo la Legge, all’interno della notifica dell’accertamento fiscale devono essere indicate anche tutte le informazioni relative all’eventuale impugnazione. In particolare, dovrà essere specificato il Giudice a cui presentare ricorso, i termini entro i quali andrà effettuato e il nome del responsabile del procedimento. Qualora manchi anche una di queste informazioni l’atto è da considerarsi nullo.
Revisione degli ISA, l'ADE conferma la riforma del Codici Ateco: arriva la rivoluzione fiscale! Cambiamenti…
Nei prossimi anni moltissimi contribuenti potrebbero perdere 3 mesi di pensione. A chi toccherà tale…
Una recente sentenza ha scosso il mondo dei Buoni Fruttiferi Postali. Un dettaglio tecnico si…
Un dettaglio dimenticato, una data che passa inosservata, un flusso di dati che arriva in…
Quando l’amore finisce, c’è chi cerca di farsi restituire ogni centesimo speso durante la convivenza.…
Hai 10.000 euro da parte e un obiettivo ben chiaro: valorizzare quei soldi nel tempo…