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Acquistare un obbligazione azzerando i rischi è possibile: ecco come

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Si chiamano CDS acronimo di Credit Default Swaps, e sono titoli derivati che assicurano gli obbligazionisti dal rischio di credito. Praticamente un contratto che assicura l’investitore dall’insolvibilità dell’emittente.

Il credit default swap è un contratto con il quale il detentore di un credito si impegna a pagare una somma fissa periodica, in favore della controparte in cambio dell’assunzione del rischio di credito.

L’aspetto fondamentale del CDS consiste nel fatto che i soggetti che scambiano il contratto possono anche non avere alcun rapporto di credito con il terzo soggetto che detiene l’obbligazione.

Il CDS diventa così un derivato particolarmente flessibile in grado di essere acquistato senza necessariamente avere una effettiva relazione qualitativa con la garanzia offerta. Un creditore si assume semplicemente l’onere di pagare una somma periodica alla controparte del CDS. Questa è commisurata al rischio derivante dalla probabilità di insolvenza del soggetto terzo, il debitore a cui è associata l’obbligazione.

In caso di effettive perdite causate dall’insolvenza dell’emittente è comprensibile come le ripercussioni siano amplificate e possano contagiare anche soggetti in teoria completamente estranei. Allo stesso tempo questi titoli consentono di amplificare i guadagni degli esiti positivi molto più comuni del pagamento degli interessi e delle scadenze delle obbligazioni.

Acquistare un obbligazione azzerando i rischi: come funziona un CDS

Il CDS è un contratto swap appartenente alla categoria dei derivati sul rischio di credito. Essi possono essere utilizzati anche con i Btp tutelandosi dall’insolvenza dello Stato italiano. Un rischio che per quanto esiste comunque e necessità di una protezione per chi vuole investire annullando teoricamente i rischi. Se lo Stato italiano fallisce non riesce a rimborsare il capitale. Un altro rischio potrebbe consistere nel ritardato o parziale pagamento delle cedole.

Per questi motivi acquistando un CDS il venditore ci garantisce che se l’evento si verificasse il nostro capitale e gli interessi sarebbero comunque ripagati. In questi termini il Cds ha l’aspetto di una polizza assicurativa, che pretende il pagamento di una somma annua per tutto il periodo di copertura del rischio, generalmente della durata di 5 anni.

Quanto costa un CDS e quanto pesa in termini di rendimenti

In questi giorni, il CDS a 5 anni sui BTp è di 100 punti base. A titolo di confronto, viaggia intorno ai 14 punti base per la Germania, ai 26 per la Francia e sopra 40 per la Spagna. La maggiore rischiosità del debito dello Stato italiano rende questo titolo più costoso ma anche più redditizio per la controparte. Acquistando un BTp a 10 anni per 10.000 euro, dovremmo pagare l’1% all’anno per assicuraci contro il rischio default dell’Italia. Un totale di 100 euro all’anno per cinque anni che renderebbe il nostro profitto assicurato. Nello specifico considerato che il rendimento netto del bond viaggia attualmente al 2,1%, avremmo in questo caso un profitto effettivo dell’1,1%.

I CDS a loro volta possono essere scambiati e ceduti come qualsiasi altro titolo sui mercati finanziari. Ciò significa che è possibile acquistare un CDS anche a fini speculativi. È possibile ad esempio che il rischio percepito per l’Italia aumenti. Il mercato sarà desideroso di coprirsi e si mostrerebbe disponibile a pagare di più per ricevere la dovuta protezione. In questo caso un trader può vendere il suo CDS emesso a un prezzo inferiore per guadagnare dalla plusvalenza.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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