Affitti più cari dei mutui? Succede davvero in Italia nel 2025. E la differenza si fa sentire. I numeri sono netti e stanno cambiando il comportamento di chi cerca casa. I grandi centri diventano inaccessibili, mentre le compravendite prendono slancio. Cosa si nasconde dietro questa trasformazione del mercato residenziale? E perché affittare casa non è più la scelta più comoda?
C’è chi se n’è accorto solo dopo aver visto il proprio canone lievitare senza preavviso. E chi invece, facendo due conti, ha scoperto che pagare una rata del mutuo costa meno che rinnovare il contratto d’affitto. In tante città italiane, la realtà del 2025 è questa: vivere in affitto non è più sostenibile, nemmeno per chi guadagna bene. Le famiglie, gli studenti fuori sede, i giovani lavoratori si ritrovano spiazzati. Il mercato immobiliare sta cambiando direzione e lo fa in modo rapido. Chi non si adatta, rischia di restare indietro.

Anche nei piccoli centri, dove un tempo affittare era l’alternativa economica per eccellenza, oggi i prezzi salgono. E non si tratta solo di cifre: è cambiato il modo in cui le persone si relazionano con la casa. Possedere diventa sinonimo di stabilità, mentre affittare si trasforma in un rischio continuo. Nel frattempo, chi ha immobili da locare si scontra con una domanda in calo. Perché anche chi aveva sempre preferito l’affitto ora guarda con occhi diversi il mattone.
Affittare casa costa sempre di più e la domanda crolla: cosa sta succedendo nei grandi centri
Nel primo semestre del 2025, il mercato degli affitti in Italia ha registrato una crescita media del 5,5% nei canoni, contro un aumento del solo 2,1% dei prezzi di vendita. Il dato sorprende ancora di più se si guarda ai grandi centri urbani, dove la richiesta di affitti è crollata del 21%. A fronte di questo calo, si è verificato un boom di nuove offerte in affitto: +15,6% su scala nazionale, con un picco del +23,4% nelle città metropolitane.

A Roma, ad esempio, il prezzo medio ha toccato i 3.163 euro al metro quadro per la vendita e continua a crescere, ma per gli affitti l’aumento è ancora più impattante, spinto anche dal Giubileo. A Milano, si arriva a oltre 5.000 euro/mq in vendita, ma anche qui i canoni mensili scoraggiano chi cerca un appartamento in affitto. Le famiglie scelgono sempre più spesso l’acquisto, spostandosi magari in periferia, ma risparmiando sul lungo periodo.
Il mercato immobiliare residenziale ha quindi mostrato una frattura profonda tra domanda e offerta di affitti. I proprietari si trovano con case sfitte o trattative in stallo, mentre gli inquilini cercano soluzioni alternative. Anche le agenzie immobiliari confermano che mai come oggi affittare è diventato complicato, non per mancanza di case, ma per il peso economico che comporta.
Comprare casa conviene sempre di più: ecco perché gli italiani tornano al mattone
A spingere molti verso la compravendita di immobili è soprattutto la consapevolezza che oggi accendere un mutuo può significare pagare meno di un canone d’affitto. Nei primi sei mesi del 2025, la domanda di acquisto è cresciuta del 14%, mentre l’offerta è aumentata solo del 4,4%. In molte zone d’Italia, in particolare nel Nord-Ovest e nel Centro, il prezzo medio ha superato i 2.300 euro al metro quadro, ma l’interesse non sembra diminuire.
Milano, Roma, Bologna e Firenze guidano la ripresa, ma il trend si allarga anche alle zone limitrofe e alle città di provincia. Qui i prezzi restano accessibili, mentre i collegamenti migliorano. Chi lavora da remoto sceglie di spostarsi, puntando su case più grandi e rate gestibili. Secondo Nomisma, le variazioni semestrali dei prezzi vanno dallo 0,8% all’1,3%, a conferma di una crescita costante e sostenibile.
La fuga dagli affitti è ormai un fenomeno concreto. Anche i giovani iniziano a valutare l’acquisto come forma di sicurezza, aiutati da strumenti di accesso al credito più flessibili. Comprare oggi non è più solo un sogno, ma una strategia per non restare vittima del caro-affitti. E se il trend continuerà così, il futuro del mercato residenziale potrebbe vedere sempre più compratori e sempre meno inquilini.