Cosa prevedono le norme attuali per quanto concerne il pagamento dell’affitto con il Reddito di Cittadinanza? Cerchiamo di capire se questa azione è consentita nel 2022
L’affitto è una delle spese più frequenti nella vita delle persone. Chi non ha una casa di proprietà o non può ancora permettersela, ogni mese deve far fronte ad un costo di non poco conto, soprattutto se abita in un grande centro.
Con l’avvento del Reddito di Cittadinanza molte persone hanno potuto beneficiare di una boccata di ossigeno per quanto concerne molte spese quotidiane. Per alcuni non è ancora chiaro se questo sussidio può essere utilizzato per fronte al canone mensile di affitto.
Reddito di cittadinanza 2022, come fare il rinnovo: attenti a non perdere tutto
Secondo le leggi in vigore nel 2022, con il Reddito di Cittadinanza si può pagare l’affitto. Ciò è possibile anche se il contratto di locazione è intestato ad una persona diversa dal percettore, a patto però che il titolare dello stesso sia un membro del nucleo familiare della persone che percepisce il sussidio.
Questo è possibile perché l’importo del RDC viene erogato al soggetto richiedente in base al reddito dell’intero nucleo. D’altronde la natura di questo strumento è prettamente assistenzialista, visto che è rivolto a coloro che sono costretti a vivere effettivamente in condizioni economiche critiche.
Dunque, se il contratto di affitto è intestato alla moglie ed è il marito a riscuotere il bonus, si può tranquillamente utilizzare l’apposita carta del RDC per corrispondere il canone previsto al proprietario di casa. Tra le modalità di pagamento previste in questo caso ci sono il bonifico SEPA o Postagiro.
Reddito di cittadinanza e ISEE: scattano i nuovi importi, aumenti in vista? La risposta inaspettata
Per farlo è necessario recarsi alle Poste ed effettuare l’operazione di pagamento direttamente allo sportello. L’impiegato prima di procedere con il pagamento con la speciale card prevista per i beneficiari del RDC, deve preventivamente controllare sia il documento d’identità, sia il codice fiscale.
A quel punto il soggetto in questione riceve il modulo di “Ordine SEPA-Postagiro (disposto da Carta Reddito di cittadinanza)” e provvede a saldare il suo debito. Tutto piuttosto semplice però, a patto che si rientri nei parametri previsti dalla misura di sostegno.
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