Agevolazione prima casa: a maggio c’è la novità del Fisco, come adeguarsi

I chiarimenti del Fisco per l’agevolazione prima casa sono essenziali: basta errori, sì ai benefici!

Conquistare l’agevolazione prima casa è un’occasione d’oro. Sono sempre meno le risorse delle famiglie che si accingono a formarsi. Ma è ancora più importante puntualizzare la modifica al comma 116 dell’art n.1 Legge di Bilancio 2025, la ragione? Raddoppiano i termini, ma nessuno sa come!

sfondo persona con chiavi in mano e casetta in miniatura, e mano che fa ok
Agevolazione prima casa: a maggio c’è la novità del Fisco, come adeguarsi- Trading.it

Alla modifica del comma 116 dell’art. 1 si raddoppiano i termini per vendere la prima casa, ma c’è di più. Significa non perdere alcuna agevolazione per il successivo acquisto. L’ADE chiarisce i termini della disposizione aggiornata lo scorso 5 maggio con  la risposta n. 127.

Spiega cosa fare in una specifica situazione. È il caso del proprietario che ha acquistato con le agevolazioni prima casa, e che da poco ne ha comprata un’altra nello stesso Comune, usufruendo ancora dell’agevolazione in questione. Questi si impegna ad alienare entro un anno l’immobile precedente ottenuto con l’agevolazione.

Cosa succede se il proprietario a causa di ritardi della banca non è riuscito a vendere entro i termini? Interviene il comma 116, trasformando la procedura di alienazione da infrannuale e infrabiennale.

Il Fisco ricorda che l’agevolazione è disciplinata dalla Nota II-bis all’art. 1 della Tariffa, Parte Prima, allegata al TUR. Per cui si applica un’aliquota al 2% per gli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di abitazioni che non rientrano nei codici catastali A/1, A/8, A/9. Da considerare anche gli atti traslativi e costitutivi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione in cui ricorrono specifiche condizioni.

L’immobile deve essere nel Comune di residenza dell’acquirente, anche entro 18 mesi dall’ottenimento della residenza. Nel comprare non deve godere nemmeno in comunione con il coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso di altra casa sempre nel Comune in cui voglia acquistare. Ancora che nell’atto di acquisto sia manifesta l’assenza di titolarità neppure per quote e in comunione, di diritti di proprietà, usufrutto e uso, su un’altra casa ottenuta con le agevolazioni in questione.

Via all’agevolazione prima casa: chiarimenti sui termini temporali

Introdotte le modifiche del comma 116, ed esplicato un quesito per comprendere al meglio l’aggiornamento vigente, adesso serve fare il punto della situazione con i chiarimenti nel dettaglio.

casa con famiglia di spalle che la osserva
Via all’agevolazione prima casa: chiarimenti sui termini temporali- Trading.it

Con la modifica del comma 116 si raddoppiano i termini, ma non si perde l’agevolazione sul nuovo acquisto! Ciò dal fatto che il contribuente è solo “momentaneamente” titolare di due case acquistate con lo stesso beneficio

Per quanto concerne la decorrenza della nuova disposizione, l’ADE precisa che non c’è l’estensione del limite per atti di acquisto di immobili stipulati dal 1° gennaio 2025, e che questo stesso limite si applica anche se dal 31 dicembre 2024 non sia passato un anno entro cui il contribuente deve alienare l’immobile “pre-posseduto”.

Questo frutto della risposta data durante l’8° Forum dei Commercialisti del gennaio 2024, ma pubblicata su Italia Oggi solo nel gennaio 2025.

Dall’entrata in vigore della modifica, essendo il secondo acquisto avvenuto nel 25 gennaio 2024, il termine per rivendere era ancora in corso. Quindi, si estende a due anni. C’è tempo fino al 25 gennaio 2026 per alienare l’immobile senza perdere i benefici sul nuovo acquisto!

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