Al via il bonus psicologico 2025: 50 euro a seduta, la guida completa per inoltrare domanda dal 15 settembre

Una finestra temporale, un portale online e un codice univoco. Sono i tre elementi che, da settembre, segneranno l’accesso al Bonus Psicologo 2025. In un Paese dove i dati del Ministero della Salute segnalano un aumento dei disturbi legati ad ansia, stress e depressione, il governo ha scelto di rendere strutturale un aiuto economico già sperimentato negli anni scorsi.

Un provvedimento che punta a ridurre il peso delle spese per la psicoterapia, sostenendo chi, per ragioni economiche, rischierebbe di rinunciare alle cure. Non è solo un intervento tecnico, ma una presa di posizione politica sul valore della salute mentale. Dietro la cifra stanziata, circa 9,5 milioni di euro, c’è la volontà di intercettare un bisogno crescente e, al tempo stesso, di garantire un meccanismo di accesso trasparente.

seduta psicologo
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Il principio è semplice: chi ha meno, riceve di più, secondo una graduatoria che privilegia i redditi più bassi. Il resto lo farà la professionalità degli psicologi aderenti, chiamati a offrire percorsi di cura senza anticipo di spese da parte dei pazienti. La misura, gestita dall’INPS, entra ora nella fase operativa con un calendario preciso e regole già pubblicate sul sito istituzionale.

Chi può richiederlo e come funziona

Il Bonus Psicologo 2025 è riservato ai residenti in Italia con ISEE fino a 50.000 euro. L’importo varia in base alla fascia di reddito: fino a 1.500 euro per ISEE fino a 15.000 euro, fino a 1.000 euro per ISEE tra 15.001 e 30.000 euro, fino a 500 euro per ISEE tra 30.001 e 50.000 euro.

Persona che conta banconote da 50 euro
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In tutti i casi, il rimborso copre un massimo di 50 euro per seduta. La domanda si presenta esclusivamente online dal 15 settembre al 14 novembre 2025, accedendo al portale INPS con SPID, CIE o CNS. Una volta chiuso il bando, l’INPS elabora graduatorie regionali: priorità a chi ha ISEE più basso e, in caso di parità, all’ordine di arrivo della richiesta. Gli ammessi ricevono un codice univoco da comunicare allo psicologo scelto tra quelli iscritti all’Albo e aderenti all’iniziativa. Quel codice, registrato sulla piattaforma INPS, permette di far arrivare direttamente al professionista il rimborso delle sedute coperte, senza esborso iniziale per il paziente. È un sistema già rodato che, negli anni precedenti, ha permesso di avviare migliaia di percorsi terapeutici prima frenati da difficoltà economiche.

Tempi, vincoli e impatto sociale

Il codice assegnato deve essere utilizzato entro 270 giorni dall’accoglimento della domanda, ma almeno una seduta deve essere svolta nei primi 60 giorni. Superata la quota massima di sedute coperte o il termine di validità, eventuali costi restano a carico dell’assistito. Secondo le stime diffuse da INPS, il Bonus Psicologo potrebbe finanziare nel 2025 decine di migliaia di colloqui in tutta Italia. Esempi concreti aiutano a leggere l’impatto: con un ISEE di 12.000 euro si coprono interamente 30 sedute da 50 euro; con 22.000 euro, 20 sedute; con 35.000 euro, 10 sedute. L’iniziativa, pur non eliminando il problema del costo complessivo della psicoterapia per tutti, interviene su una fascia significativa della popolazione, spesso la più vulnerabile agli effetti delle crisi economiche e sociali. L’aver reso il bonus una misura stabile è interpretato dagli operatori come un segnale di attenzione istituzionale verso la salute mentale, un ambito che per anni ha sofferto di sottofinanziamento. Resta però aperta la domanda su quanto il fondo stanziato riuscirà a coprire il fabbisogno reale: le richieste, in passato, hanno superato di gran lunga le risorse disponibili. Ma il segnale è chiaro: la salute psicologica entra a pieno titolo tra le priorità di welfare, con un meccanismo che unisce criteri di equità e semplicità operativa.

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