Al via il bonus trasporti in varie Regioni: la lista e gli sconti possibili

C’è chi prende il bus ogni giorno per andare al lavoro, chi la metro per raggiungere l’università, chi un treno per tornare a casa nel fine settimana. Nel 2025, senza il Bonus trasporti nazionale, spostarsi potrebbe sembrare più difficile. Ma non tutte le porte si sono chiuse. In molte Regioni italiane, qualcosa si muove: soluzioni locali, più vicine alla vita concreta di studenti, lavoratori e pensionati.


Ci sono agevolazioni meno conosciute, ma che fanno davvero la differenza per chi affronta il costo di abbonamenti mensili e annuali. Non servono grandi proclami per far funzionare un aiuto. Spesso bastano regole chiare, soglie ISEE accessibili e portali semplici.
E se da un lato il Governo ha detto stop, dall’altro ci sono territori che hanno deciso di non restare fermi.

persona in viaggio
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Molti si aspettavano il rinnovo del Bonus trasporti da 60 euro, che aveva aiutato milioni di persone nel 2023 e nel 2024.

Ma il 2025 ha portato un cambiamento: il contributo nazionale è stato cancellato.
Una notizia accolta con delusione, specie da chi ogni giorno affronta lunghe tratte sui mezzi pubblici.
Tuttavia, le Regioni italiane hanno risposto con misure proprie. Chi si aspettava un vuoto totale ha trovato, in molti casi, nuove possibilità. Dai giovani studenti agli anziani a basso reddito, passando per lavoratori in difficoltà, sono diversi i profili che oggi possono beneficiare di sconti o gratuità.
Le iniziative prendono nomi diversi e variano per importo e requisiti, ma seguono un obiettivo comune: garantire il diritto alla mobilità. Il risultato è un’Italia divisa, sì, ma anche molto più ricca di soluzioni di quanto si creda.

Bonus trasporti locali: ogni Regione fa da sé

Dal Nord al Sud, le Regioni hanno costruito i propri modelli di agevolazione per il trasporto pubblico.
In Abruzzo, gli studenti con ISEE sotto i 25.000 euro ottengono uno sconto del 50% sull’abbonamento scolastico.

In Basilicata, invece, oltre agli studenti, anche disabili e anziani a basso reddito viaggiano gratuitamente.
La Calabria applica sconti agli studenti con ISEE fino a 30.000 euro e garantisce agevolazioni agli over 65 con redditi sotto i 20.000.

In Campania, viaggi gratis per chi ha tra 11 e 26 anni e frequenta scuole o università, con ISEE entro i 35.000 euro.
In Emilia-Romagna, il programma “Salta su” garantisce il trasporto gratuito per studenti residenti con ISEE sotto i 30.000.

persone che salgono su un pullman
Bonus trasporti locali: ogni Regione fa da sé-trading.it

Il Lazio offre un mese di trasporti gratis agli under 25 tramite l’app Bella X Noi, mentre Roma aggiunge anche un bonus sharing da 100 euro.

In Liguria, chi ha meno di 19 anni non paga i trasporti. Studenti fino a 26 anni hanno il 50% di sconto.
In Lombardia, la Dote Trasporti copre abbonamenti per studenti tra 18 e 26 anni, e il programma “Io Viaggio” sostiene le famiglie.

Altre Regioni, come le Marche, la Puglia e la Sicilia, applicano sconti consistenti o gratuità in base a reddito, età o residenza in aree interne.

Ogni Regione ha il proprio portale e le proprie scadenze. Per accedere, spesso serve presentare l’ISEE e compilare moduli online.
Non è sempre semplice orientarsi, ma chi ci riesce può risparmiare anche centinaia di euro in un anno.

Un’occasione per ripensare la mobilità in chiave sostenibile

Al di là dell’aiuto economico, questi bonus regionali raccontano un’altra storia: quella di un’Italia che prova a incoraggiare la mobilità sostenibile.
In Piemonte si favoriscono abbonamenti su mezzi elettrici e treni a basse emissioni.
Nel Veneto si offre il 50% di sconto ai giovani tra 18 e 30 anni per treni, autobus e persino vaporetti, puntando su un turismo più responsabile.

Anche l’aspetto educativo è centrale. Un giovane che viaggia gratis o con lo sconto tende a usare di più i mezzi pubblici.
E questo cambia il modo in cui si vive la città, si studia o si lavora.
Non è solo una questione di soldi, ma di abitudini che possono durare tutta la vita.
L’impatto si riflette sul traffico, sull’ambiente, e sulla qualità della vita quotidiana.

Il bonus trasporti nazionale era comodo perché uguale per tutti. Ma l’attuale sistema regionale, pur più complesso, si rivela in certi casi più efficace.

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