La nuova regola è una conquista senza precedenti, arriva la condanna per l’amministratore.
L’amministratore di condominio non ha potere assoluto e questo lo si sa, ma la nuova regola è una vittoria a tutti gli effetti per gli inquilini che rientrano nella casistica in questione. La restituzione di un bel gruzzoletto non è una possibilità remota se colui che è responsabile del gesto commesso, non trova la giustificazione per far valere la sua innocenza. Dal caso trattato è possibile comprendere in maniera approfondita come tutelarsi davanti le ingiustizie.

A trattare la vicenda è stato il Tribunale di Siracusa nella sentenza n. 1237 del 25 luglio 2025, il quale ha stabilito un precedente di grande importanza giurisprudenziale. L’amministratore è stato non solo revocato, ma condannato a restituire delle somme “non giustificate”. Di quali si sta parlando?
Appunto, rientra nel caso in questione l’ottenimento di somme, da parte di quest’ultimo, che non sono state ritenute “da percepire”. Da qui, si conferma l’obbligo di trasparenza e un’adeguata gestione contabile, principi imprescindibili.
Questa la direzione intrapresa dalla sentenza dopo che il condominio ha citato in giudizio quello che è divenuto l’ex amministratore. Questi aveva compiuto gravissime irregolarità, tra cui la mancata consegna dei rendiconti costituenti una contabilità davvero poco chiara. È emerso infatti che questi aveva gestito ben oltre 62 mila euro a fronte di un saldo attivo minimo e debiti insoluti.
Le implicazioni della sentenza, la nuova regola per l’amministratore
Perseguire i principi di trasparenza e corretta gestione contabile sono gli elementi essenziali del discorso. La nuova regola mette infatti l’amministratore “in riga”. Dalla procedura concreta è possibile comprendere come difendersi da casi del genere.

Il giudice ha deciso tenendo conto di una consulenza specifica, quella tecnica realizzata d’ufficio. Quest’ultima avrebbe minuziosamente confermato la tenuta errata della contabilità, condannando l’ex amministratore a restituire la somma indebitamente percepita con tanto di interessi legali. La somma in questione è di 14.972,02 euro a cui vanno aggiunti gli extra.
Cosa implica la sentenza? Si tratta di una novità di gestione importantissima, perché “contiene” in maniera giusta e nel rispetto del principio di trasparenza, gli amministratori di condominio nella azioni legali che sono tenuti a compiere.
Vuol dire imparare a gestire una contabilità trasparente e renderla a sua volta facilmente verificabile. Anche tenere ben conservata tutta la documentazione contabile fino al termine del proprio incarico, è un’ottima abitudine. Così, si possono rendere conto di tutte le somme gestite, rispondendo pure in sede legale in caso di irregolarità.
Infine, la stessa sentenza sottolinea l’importanza per i condomini di far valere i propri diritti al fine di avere la restituzione delle somme che non sono state gestite in maniera corretta!