Analisti spaccati, target rivisti e un risarcimento milionario: il 2025 movimentato di Regeneron

Un gigante biotech muove miliardi per conquistare il futuro della genetica e scuote gli equilibri di Wall Street. Acquisizioni, investimenti record e scommesse audaci rendono il titolo Regeneron uno dei più discussi dell’anno. Ma tra entusiasmo e prudenza, il verdetto resta sospeso. Quali saranno le prossime mosse della società che sta ridisegnando il panorama della ricerca farmaceutica globale?

C’è una tensione che non passa inosservata. Si avverte quando si leggono i report degli analisti o si osservano i movimenti del mercato. Regeneron non è solo un nome tra tanti, è diventata una delle aziende più seguite e analizzate dell’ultimo periodo. E il motivo è semplice: sta investendo in modo aggressivo, prendendo decisioni che potrebbero cambiare radicalmente la sua traiettoria nei prossimi anni.

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Quello che incuriosisce non è solo la quantità di capitali in gioco, ma la qualità delle scelte strategiche. Le mosse sembrano ben calibrate, eppure c’è sempre quel margine di rischio che accompagna chi prova ad anticipare il futuro. In un settore complesso come la biotecnologia, il confine tra lungimiranza e azzardo è sottile. E Regeneron lo sta percorrendo con passo deciso.

Regeneron investe su genetica e produzione per guadagnare terreno nella corsa all’innovazione

Dalla primavera del 2025, Regeneron Pharmaceuticals ha accelerato il passo. Il colpo grosso è stato l’accordo da 3,6 miliardi di dollari con Fujifilm Diosynth, per espandere lo stabilimento di Tarrytown, New York, rafforzando così la catena produttiva su suolo americano. Un’operazione che dà concretezza a una visione industriale ambiziosa, con l’obiettivo di dominare la filiera produttiva in autonomia.

Scienziato al lavoro
Regeneron investe su genetica e produzione per guadagnare terreno nella corsa all’innovazione-trading.it

Ma l’attenzione si è spostata rapidamente su un’altra mossa strategica: l’acquisizione di 23andMe, la società californiana in crisi finanziaria, nota per i suoi test genetici. L’acquisto, dal valore di 256 milioni di dollari, permetterà a Regeneron di integrare uno dei più vasti archivi genomici al mondo nei propri processi di ricerca. Esclusa dal deal la controllata Lemonaid Health, l’operazione è accompagnata da garanzie forti in materia di tutela della privacy genetica.

Il piano di espansione non si ferma qui. Con Truveta e Illumina, Regeneron ha investito altri 120 milioni per costruire un database da oltre 10 milioni di sequenze genomiche. Il traguardo? Nuovi biomarcatori e maggiore rapidità nello sviluppo di terapie personalizzate. L’obiettivo non è solo innovare, ma farlo prima degli altri.

Il titolo Regeneron divide gli analisti: tra tagli ai target e upgrade inattesi, il consenso è ancora positivo

Il movimento del titolo REGN negli ultimi dodici mesi racconta una storia di grande volatilità. Nel corso del 2024, le azioni hanno raggiunto un massimo storico di 1.207 dollari, segnando un picco che ha attirato grande attenzione sul mercato. Da quel momento, però, è iniziata una discesa graduale ma significativa, che ha portato il titolo ai valori attuali, intorno ai 535 dollari. Un calo netto, che ha ridisegnato completamente le aspettative degli investitori.

La portata delle scelte di Regeneron ha inevitabilmente attirato i riflettori degli analisti. Citi ha alzato il rating da “Neutral” a “Buy”, spingendo il target price a 700 dollari. A motivare la revisione, l’approccio difensivo del titolo e la presenza di catalizzatori futuri, tra cui i trial su Fianlimab e Itepekimab.

Più cauta BMO Capital, che ha rivisto il proprio target da 800 a 600 dollari, mantenendo però un giudizio “Outperform”. Anche Goldman Sachs, RBC, Baird e JPMorgan hanno ritoccato i loro obiettivi al ribasso, portandoli tra i 652 e gli 804 dollari. A fine giugno 2025, la media delle previsioni si attesta sugli 808 dollari, in calo rispetto agli 889 di inizio anno.

Eppure, il consenso aggregato secondo MarketScreener resta incoraggiante. Su 26 analisti monitorati, la valutazione media è “Outperform”, con un target medio di 727,21 dollari, e una differenza positiva del +35,95% rispetto alla chiusura recente del titolo a 534,91 dollari. Il ventaglio di previsioni è ampio, da 547 a oltre 1.000 dollari, a testimonianza di quanto il futuro di Regeneron sia ancora tutto da scrivere.

Tra risultati clinici altalenanti, come quelli del farmaco anti-obesità acquisito da Hansoh, e un risarcimento da 400 milioni ottenuto da Amgen per pratiche anticoncorrenziali, Regeneron rimane una realtà difficile da classificare con una sola etichetta. Innovativa, aggressiva, polarizzante. E proprio per questo, profondamente interessante.

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