Argento in Fibrillazione: perché il metallo bianco è tornato al centro della scena globale

La tensione sul mercato dell’argento cresce mentre le riserve cinesi scivolano ai minimi decennali, innescando un vortice di trasferimenti, timori geopolitici e squilibri industriali.

Il metallo prezioso vive una fase di volatilità senza precedenti, sospinto da fattori che intrecciano logistica, commercio internazionale e cambi normativi. La corsa ai lingotti non è più solo un fenomeno finanziario, ma il riflesso di una fragilità strutturale difficile da ignorare.

Argento
Argento in Fibrillazione: perché il metallo bianco è tornato al centro della scena globale (Trading.it)

In questo scenario agitato, le dinamiche dello Shanghai Futures Exchange, il drenaggio verso Londra e il rischio di nuove misure statunitensi creano un mosaico complesso, in cui domanda reale e movimenti speculativi si fondono. L’argento diventa così il barometro di un mercato globale che fatica a trovare equilibrio, tra backwardation, consumi fotovoltaici in espansione e una riforma fiscale che sorprende gli operatori. Le oscillazioni dei prezzi, vicine ai massimi di lungo periodo, sollevano interrogativi cruciali per investitori, analisti e industrie energivore. L’attuale fase richiede attenzione, perché suggerisce implicazioni che vanno oltre le semplici quotazioni, toccando supply chain, politiche commerciali e strategie di stoccaggio.

Argento: cosa sta davvero succedendo

Il cuore della crisi si trova in Cina, dove i magazzini collegati allo Shanghai Futures Exchange hanno rilevato livelli più bassi degli ultimi dieci anni. Con questa tendenza anche i volumi dello Shanghai Gold Exchange. L’esportazione a Londra dell’argento ha creato questa contrazione, a  ottobre sono state esportate oltre 660 tonnellate.

Argento
Argento: cosa sta davvero succedendo (Trading.it)

Nonostante molte posizioni speculative abbiano alimentato la corsa, i fattori “reali” della domanda mantengono la pressione sul metallo bianco. Il primo è il settore fotovoltaico, infatti, la Cina è leader nella produzione di componenti solari, consuma sempre più argento per pannelli e celle, con il quarto trimestre che tradizionalmente rappresenta il momento di picco delle installazioni.

Il secondo elemento arriva dalla riforma fiscale cinese che ha eliminato uno sgravio sull’oro venduto fuori borsa. Di fronte all’incertezza su come prezzare il metallo giallo dopo le nuove regole, molti operatori hanno scelto di spostarsi sull’argento, come confermato da Liu Shunmin di Shenzhen Guoxing Precious Metal. Questo spostamento ha contribuito a un ulteriore rafforzamento della domanda interna, rendendo ancora più rigida la disponibilità nel breve periodo.

Le stime più recenti indicano un deficit fisico inferiore ai 95 milioni di once, con una domanda industriale quasi ai massimi e gli investimenti in lingotti ai minimi degli ultimi sei anni. Considerando anche i movimenti degli ETF, il deficit totale raggiunge le 295 milioni di once, il valore più elevato dell’ultimo decennio. L’argento, come l’oro, naviga vicino ai massimi di lungo termine e continua a mostrare una resilienza che riflette la fragilità del sistema delle scorte.

Gestione cookie