Investire nei nuovi settori di nicchia che trainano la rivoluzione tech: il re è DQ ETF con una crescita esponenziale considerevole
Il 2024 ha segnato un anno straordinario per il Defiance Quantum ETF (NASDAQ: QTUM). Per chi non masticasse bene l’argomento, quando parliamo di DQ ETF, citiamo un fondo negoziato in borsa che permette di investire nel settore del calcolo quantistico, una delle tecnologie più promettenti e rivoluzionarie dell’ultimo decennio.
Questo ETF rappresenta una delle principali porte d’accesso a un comparto che combina l’innovazione tecnologica che adesso galoppa sui mercati contemporanei con la potenzialità di crescita di tutti i settori, nessuno escluso, puntando su aziende leader nei campi del calcolo quantistico.
Il DQ ETF ha registrato un rendimento del 54,88% in questo 2024. Sarebbe quindi da stolti non rivolgere un’attenzione in più a un settore che propone una delle tecnologie più rivoluzionarie e promettenti dell’ultimo decennio. Seguendo l’indice BlueStar Quantum Computing and Machine Learning, l’ETF include ben oltre 70 aziende impegnate nel calcolo quantistico, nell’intelligenza artificiale e nel machine learning.
Il successo del Defiance Quantum ETF è legato soprattutto alle sue tante partecipazioni: comprendono alcune delle aziende più innovative nel settore tecnologico che con il gioco di squadra si sono rivelate vincenti. Tra queste troviamo:
Questi attori principali stanno ridefinendo le regole dell’innovazione tecnologica, con potenziali applicazioni in settori i più svariati quali la sanità, la finanza e la sicurezza informatica: può farci capire quanto sia importante dedicargli la giusta attenzione.
Il mercato del calcolo quantistico si trova quindi in una fase di crescita esponenziale, è un dato di fatto anche sui mercati: i risultati dell’ETF parlano chiaro. Secondo le stime più recenti, il tasso di crescita annuale composto (CAGR) potrebbe raggiungere il 32% entro il 2040, portando il valore del mercato a oltre 90 miliardi di dollari. Altri rapporti, come quello di IDC, prevedono un salto da 1,1 miliardi di dollari nel 2022 a 7,6 miliardi di dollari nel 2027, con un CAGR del 48,1%.
Gli investimenti in ricerca e sviluppo sono un altro motore chiave di questa crescita, e per questo importanti da citare, con proiezioni che indicano un incremento dell’11,5% annuo fino al 2027, raggiungendo quasi 16,4 miliardi di dollari. Questi fondi alimentano innovazioni che come abbiamo accennato in precedenza coprono settori vari, i più importanti del nuovo secolo: dalla scoperta di farmaci alla crittografia avanzata.
Ribadiamo infatti ai trader che il calcolo quantistico non è solo una frontiera tecnologica, ma anche un settore capace di trasformare profondamente numerosi ambiti, dalla sanità grazie all’accelerazione nella scoperta dei farmaci, fino alla finanza grazie al calcolo velocizzato per un’enorme mole di dati, e la sicurezza informatica, che gioca un ruolo cardine soprattutto dal momento che abbiamo democratizzato l’utilizzo dell’AI e gli hacker possono utilizzarla per scovare dati sensibili appetibili.
Inoltre, collaborazioni strategiche tra aziende tecnologiche e governi stanno accelerando il progresso del settore. Ad esempio, IBM ha recentemente annunciato un investimento significativo in partnership con il governo canadese per promuovere la ricerca quantistica.
Nonostante le sue prospettive promettenti, il settore del calcolo quantistico presenta anche rischi come tutti i settori in forte espansione. La natura altamente speculativa degli investimenti, unita alla complessità delle tecnologie coinvolte, richiede agli investitori una comprensione approfondita delle dinamiche di mercato per evitare di investire in progetti fallimentari, ma chi è disposto a correre il rischio, le opportunità di rendimento sono considerevoli.
Rispetto ad altri ETF focalizzati su tecnologie emergenti, il Defiance Quantum ETF ad esempio si distingue per la sua esposizione specifica a un settore di nicchia ma in rapida espansione. Mentre molti ETF tecnologici si concentrano su aziende più consolidate come Apple, Microsoft o NVIDIA, il QTUM punta su aziende innovative che potrebbero rappresentare i leader del futuro ed è anche per questo che merita particolare attenzione.
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