Pensione anticipata: si può richiedere l’uscita anche a 60 anni, l’INPS dà tutti i chiarimenti per far domanda senza commettere errori
Si fa riferimento sempre più spesso alla possibilità di richiedere l’entrata in pensione anticipata, ma con tutti i pro e i contro di cui si parla, rimane comunque difficile barcamenarsi tra le varie agevolazioni che richiedono requisiti differenti, da caso a caso. A influire sulla possibilità di richiesta di una pensione anticipata ci sono fattori come l’età, gli anni di contributi versati, ma anche il fatto di aver svolto lavori usuranti e ancora, l’aver fatto figli o l’essere caregiver per qualche familiare.
Per questo motivo non si può parlare di una soluzione unica uguale per tutti, bensì prima di pensare a un’eventuale domanda si dovrebbe invece far riferimento a un caf, al quale verranno consegnate tutte le documentazioni inerenti alla propria situazione economica, sociale e lavorativa.
In alcuni casi, ad esempio, il lavoratore può richiedere di entrare in pensione a soli 60 anni: un notevole anticipo che molti lavoratori spererebbero e che purtroppo è invece legato a una piccola fetta di cittadini, i quali dovranno dimostrare con apposita documentazione di avere tutti i requisiti per poter inoltrare domanda e passare una vecchiaia più spensierati. Vediamo quindi i casi in cui può esser fatta richiesta e tutte le relative documentazioni necessarie.
Andare in pensione a 60 anni non è possibile con soli 20 anni di contributi, ma nel 2024 ci sono ancora diversi lavoratori che potranno far richiesta con 60 anni di età, seguendo specifici requisiti. Per esempio, un caso in cui si potrà beneficiare dell’uscita anticipata è la pensione di vecchiaia con una determinata invalidità appurata dal sistema sanitario.
Le donne possono accedere a questa misura a 56 anni (e gli uomini a 61 anni) con 20 anni di contributi. La disabilità deve essere superiore all’80%. Le donne possono poi beneficiare di Opzione Donna tra i 59 e i 61 anni, nel caso in cui avessero avuto figli.
Ci sono poi altri specifici casi in cui lavoratori precoci hanno accumulato più di 40 anni di contributi (per esempio coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni). Ancora, una possibilità viene data anche a coloro che hanno svolto lavori usuranti (che per esempio hanno messo a rischio la propria salute, come lavori a contatto con l’amianto), se sono riusciti a ottenere abbastanza anni di contributi possono inoltrare domanda.
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