Sono i CAF a illustrare come muoversi correttamente per risparmiare sulla rendita catastale, gli accertamenti influiranno sugli importi.
LâAgenzia delle Entrate verifica la correttezza della rendita di un immobile attraverso una procedura amministrativa ovvero lâaccertamento sulla rendita catastale. Questo serve come base per calcolare le tasse e le imposte sulla proprietĂ , per i contribuenti è particolarmente importante perchĂŠ si tratta di un processo che può avere ripercussioni economiche concrete â farĂ variare gli importi da corrispondere alle istituzioni. Di solito viene avviato a seguito di modifiche al territorio, quali riqualificazioni urbane, oppure dopo comunicazione da parte del proprietario dellâimmobile per nuove costruzioni o variazione dello stato dei beni.
Una volta verificati i presupposti, lâAgenzia delle Entrate effettuerĂ controlli tecnici ed eseguirĂ sopralluoghi per verificare lâeffettiva corrispondenza tra i dati catastali e lo stato reale dellâimmobile. Lâavviso di accertamento sarĂ inviato al proprietario solamente nel caso in cui dovessero essere rilevate delle incongruenze; al contribuente verrĂ quindi comunicata la nuova rendita catastale attribuita insieme alle motivazioni che hanno portato alla modifica in questione. Ma vediamo insieme quali sono gli scenari peggiori.
Se la rendita catastale proposta dal contribuente non è ritenuta corretta dallâAgenzia delle Entrate, allora potrĂ essere rettificata; fino alla determinazione di quella definitiva però rimarrĂ valida quella comunicata inizialmente. Ă bene ricordare che a seguito di interventi strutturali che andranno a incrementare il valore dellâimmobile, è obbligatorio adeguare le rendite catastali.
In generale, una modifica della rendita catastale comporterĂ un ricalcolo delle imposte sulla proprietĂ (e quindi di IMU e della Tasi), non sono da escludere possibili aumenti. Nel caso in cui non dovessero essere stati notificati gli aggiornamenti e quindi in caso di mancato adeguamento della rendita (o per dichiarazioni non corrette), potrebbero essere applicate sanzioni anche pesanti.
Una volta ricevuto lâavviso di accertamento, questo dovrĂ essere controllato attentamente, soprattutto per capirne la ragione e per verificarne la correttezza. Se si dovesse ritenere lâatto infondato allora si potrĂ richiedere un riesame in autotutela oppure presentare ricorso entro e non oltre sessanta giorni dalla notifica allâUfficio provinciale. La procedura per lâadeguamento delle rendite, va sottolineato, richiede lâinvio di una pratica al Comune entro trenta giorni dalla conclusione dei lavori.
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