Cresce la platea dei cittadini che hanno diritto a ricevere l’Assegno Unico. Vediamo quali sono i nuovi beneficiari.
A marzo 2002 molti cittadini hanno cominciato a ricevere l’Assegno Unico, misura stanziata dal Governo con il D.L. 230 del 2021.
A qualche mese di distanza dalla sua entrata in vigore l’Inps fa sapere, tramite il messaggio 2951/2022, che si allarga la platea di soggetti destinati a riceverlo. Dal momento della sua introduzione ad oggi ci sono state inoltre molte novità, modifiche necessarie per mettere a punto nel modo migliore la misura. In questo articolo vediamo quali sono i nuovi beneficiari dell’Assegno Unico, chi non ha diritto a riceverlo e tutto ciò che c’è da sapere. Inoltre, sorprese sull’assegno unico: gli importi cambiano e anche le fasce ISEE
L’Assegno Unico è destinato ai nuclei famigliari in cui sono presenti figli minorenni e in qualche caso laddove i figli abbiano un’età compresa tra i 18 e i 21 anni. La cifra che viene corrisposta cambia in base a diversi elementi come reddito, età dei figli, figli che hanno raggiunto la maggiore età e possibilità di ricevere maggiorazioni. A stabilire chi può beneficiare dell’Assegno Unico è il Decreto Legislativo 231, che all’art 3 comma 1 lettera a elenca i soggetti idonei e quali requisiti bisogna possedere.
Possono ricevere l’Assegno Unico:
La circolare 23 del 2022 diramata dall’Inps inoltre ha previsto che possono ricevere l’Assegno Unico anche altri soggetti ovvero:
Per quanto riguarda i cittadini inglesi, anche se il Regno Unito è uscito dall’Unione Europea con la Brexit, l’Inps ha specificato con il messaggio 2951 che se essi sono residenti in Italia entro il 31 dicembre 2020 vanno considerati come gli altri cittadini dell’Unione. In tutti gli altri casi dovranno sottostare invece alle regole previste per i soggetti extracomunitari.
L’Inps ha recentemente allargato la platea di coloro che possono ottenere l’Assegno Unico, contenuti nella comunicazione 2951. Rientrano tra i nuovi beneficiari anche:
Ci sono tuttavia categorie di soggetti che non possono accedere all’Assegno Unico. In esse rientrano:
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