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Assegno unico anche senza residenza? Il Tribunale di Torino cambia tutto

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Ti è mai capitato di sentirti invisibile davanti alla burocrazia? Quando le carte sembrano contare più delle persone? C’è una sentenza recentissima che potrebbe cambiare tutto, e riguarda proprio chi vive situazioni complicate tra confini, figli e diritti.

Non è una di quelle storie da prima pagina, ma potrebbe parlare direttamente a te o a qualcuno che conosci bene. Se pensi che per ottenere un aiuto serva sempre un indirizzo registrato, questa vicenda ti farà riconsiderare molte cose. E potrebbe essere la risposta che tanti stavano aspettando, anche senza saperlo. Soprattutto se c’è un figlio di mezzo.

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Antonietta (nome e personaggio di fantasia)  era appena rientrata dall’Austria con suo figlio, decisa a ricominciare in Italia. Aveva lasciato tutto alle spalle, convinta che nel suo Paese avrebbe trovato più stabilità, anche economica. Ma quando ha fatto domanda per l’assegno unico universale, le è stato detto che non ne aveva diritto. Il motivo? Il bambino, nato in Austria, non risultava ancora iscritto all’anagrafe italiana. Non importava che vivessero davvero insieme, ogni giorno, sotto lo stesso tetto. Per la legge, in quel momento, la sua realtà non bastava. Poi, dopo tempo, una notizia letta per caso ha cambiato tutto: il Tribunale di Torino, aveva appena riconosciuto il diritto di un’altra madre in una situazione simile (1° aprile 2025, relativa alla causa civile del lavoro n. 5596/2024). In quelle righe, Antonietta ha visto una nuova possibilità. Forse anche lei poteva far valere i propri diritti.

Quando la realtà familiare conta più dei documenti

Nella sentenza di Torino, i giudici hanno fatto qualcosa che sembra quasi rivoluzionario: hanno messo la vita vera davanti alla burocrazia. Hanno riconosciuto il diritto all’assegno unico universale anche senza una residenza anagrafica formale in Italia, a patto che ci sia una convivenza effettiva tra il genitore e il figlio minore. In pratica, se il bambino vive davvero con la madre in Italia, allora la sua presenza è considerata valida anche senza l’iscrizione all’anagrafe. Si presuppone quindi,  che il requisito della residenza anagrafica non sia necessario per poter accedere al beneficio.

Quando la realtà familiare conta più dei documenti-trading.it

Questo ha aperto un varco importante per tante famiglie che si trovano in situazioni simili, spesso legate a spostamenti internazionali, separazioni o semplici ritardi burocratici. La sentenza riconosce che i legami familiari non si misurano con una carta d’identità, ma con la vita quotidiana, la presenza e la cura. E questo può fare davvero la differenza.

Antonietta, leggendo quella decisione, si è sentita finalmente compresa. Non più solo un numero o una pratica sospesa. Ha capito che dietro quella sentenza c’era una visione più umana della legge. Ha raccolto i documenti, è andata al patronato e ha portato con sé una copia della sentenza. La risposta, questa volta, è stata diversa. Non più un no secco, ma la volontà di approfondire. E forse presto potrà ricevere quel supporto economico che le era stato negato.

Una decisione che può cambiare il futuro di molte famiglie

Questa sentenza non è solo una buona notizia per Antonietta. È un precedente. Può diventare uno strumento concreto anche per altri genitori che si trovano in condizioni simili. Basta che ci sia convivenza reale in Italia: quello può essere sufficiente per richiedere l’assegno unico universale, anche in assenza di una registrazione formale. C’è  comunque da specificare che ogni caso può essere diverso dall’altro.

Gerardo Marciano

Laureato in Giurisprudenza con indirizzo economico, ha ricevuto un Premio Internazionale alla Carriera conferito dal Senato Accademico della Facoltà di Scienze Aziendali e Sociali di ISFOA. Collabora e scrive articoli su tematiche finanziarie per numerose riviste nazionali e internazionali. È autore e coautore di oltre 40 eBook dedicati alla storia dei mercati e all’analisi statistica delle loro serie storiche. Negli anni ha partecipato, in qualità di esperto di storia dei mercati e statistica, ai principali eventi nazionali nel settore del trading e degli investimenti. È stato ospite di canali televisivi come Class CNBC, Le Fonti TV, Finanza Now, Money TV, e le sue opinioni sono state riprese da testate nazionali e internazionali, tra cui Avvenire, Il Sole 24 Ore, Alliance News e MF Dow Jones. Ha inoltre partecipato a trasmissioni radiofoniche in Italia e all’estero. È stato Amministratore Delegato e proprietario di Proiezionidiborsa.it fino al novembre 2023, un sito che, secondo i dati di Alexa, per diversi mesi è stato tra i primi posti nella classifica dei siti italiani più letti.

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