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Assegno Unico: dal 28 febbraio cambia tutto, esempio pratico famiglia Rossi

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C’è una data da circolettare in rosso sul calendario perché oltre quel giorno si rischia di perdere tutto ciò che si è faticosamente conquistato.

I percettori dell’Assegno Unico non devono compiere passi falsi, c’è una scadenza importante di cui tenere conto. Cosa cambierà dal 28 febbraio 2025.

Assegno Unico: dal 28 febbraio cambia tutto, esempio pratico famiglia Rossi – trading.it

L’Assegno unico e universale è un beneficio economico mensile dedicato a tutte le famiglie che abbiano figli a carico. Un sostegno prezioso voluto fortemente dall’Esecutivo che prende quasi completamente il posto dei vecchi assegni familiari che tuttavia non sono stati cancellati del tutto ma sono dedicati solo a particolari situazioni familiari. Ma torniamo al nostro Assegno Unico Universale e partiamo… dalla fine.

Sì, perché se non si ha ben chiara la scadenza di cui vi rendiamo conto, ogni altra notizia è inutile. Massima attenzione al 28 febbraio 2025, data ultima per presentare l’ISEE aggiornato e dunque non solo per continuare a percepire l’Assegno mensile, ma anche per avere la possibilità concreta di prendere più soldi per ogni figlio visto che i parametri sono cambiati, anche se di poco. Dunque aggiornare l’ISEE entro questa scadenza significa garantire l’importo pieno dell’assegno ed evitare riduzioni significative. E non finisce qui, perché ci sono altre novità in arrivo.

Assegno Unico: sorprese in arrivo ma devi rispettare questa data

Il 2025 è foriero di novità per quanto riguarda l’Assegno unico, quella probabilmente più importante riguarda l’esclusione del sostegno ai fini della dichiarazione ISEE, dunque l’assegno non farà reddito.

Come anticipato, il 28 febbraio 2025 è l’ultimo giorno utile per presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e aggiornare l’ISEE. Se non si rispetta questa scadenza, a partire da marzo, l’INPS erogherà l’importo minimo dell’Assegno Unico, pari a 57,45 euro mensili per figlio.

Assegno Unico: sorprese in arrivo ma devi rispettare questa data – trading.it

Scadenza del 28 febbraio 2025: per farvi capire meglio cosa succederà, vi diamo un esempio: se la famiglia Rossi ha due figli minorenni e un ISEE di 20.000 euro, aggiornando l’ISEE entro il 28 febbraio, riceverà l’importo massimo di 200,99 euro mensili per figlio. Ma se non lo facesse, da marzo riceverà solo 57,45 euro per figlio, perdendo di fatto quasi 300 euro al mese. Anche se è più che consigliato riuscire a rispettare la scadenza del 28 febbraio, va detto che oltre quella data, tuttavia, non tutto è perduto.

Infatti ci sarà tempo fino al 30 giugno 2025 per presentare l’ISEE aggiornato e a quel punto saranno pagati tutti gli arretrati spettanti di diritto. La famiglia Rossi, per intenderci, recupererà quei quasi 300 euro mensili persi per l’ISEE non aggiornato, per almeno 3 mesi.

Come anticipato, l’Assegno Unico non influenzerà più il valore dell’ISEE, semplificando l’accesso ad altre prestazioni sociali. Gli importi sono stati aumentati dello 0,8% rispetto al 2024 dunque per un figlio minorenne con ISEE fino a 17.227,33 euro, l’assegno passa da 199,40 euro a 200,99 euro mensili.

In conclusione, ricordiamo che chi ancora non beneficia dell’Assegno unico, può fare domanda per ottenerlo presso il portale INPS, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS.

Rinaldo Ricci

Giornalista pubblicista dal 2002, scrivo da quando ero bambino e non ho mai smesso di farlo, né mai smetterò. Faccio parte di questa azienda dal 2019 e mi occupo di vari argomenti, mi piace parlare con la gente e non solo raccontare le notizie. Padre felice di due ragazze meravigliose

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