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Assegno Unico, pronti via con numeri da capogiro: i possibili rischi

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Partenza col botto per le richieste relative all’Assegno Unico, ma tanti gli aspetti aspetti e potrebbero esserci dei possibili rischi: i dettagli

Calcolatrice (fonte foto: Adobe Stock)

Tra i temi e gli argomenti di grande interesse, che catturano l’attenzione e comprensibilmente destano curiosità, di certo vi sono le tematiche che hanno a che fare a diverso livello con l’economia e, ancor di più, quelle inerenti le misure economiche previste come nel caso dell‘assegno unico: tante le richieste, ma in quale modalità, e potrebbero esserci dei possibili rischi? Ecco di che cosa si tratta in particolare.

Come si evince dal focus de Il Sole 24 Ore, sono quasi 500 mila al momento le istante prodotte dai cittadini per quanto concerne l’Assegno Unico, con il 94% delle quali, si legge, che sono state presentate in modalità fai da te, per così dire, ovvero in modo autonomo online.

Nello specifico, spiega il Sole 24 ore, sono più di 484 mila in due settimane, le richieste legate all’ottenimento dell’assegno unico universale, per un totale di 795 mila figli a carico già dichiarati.

Come noto ai più attenti, la misura che prevede da 50 a 175 euro per figlio in base a criteri e condizioni, sembra essere partita a razzo, con un milione e 66 mila pratiche isee già elaborate, tra cui 731 mila ad opera dei Caf.

È possibile fare domanda dal primo gennaio sulla piattaforma INPS; i patronati hanno un calendario pieno di appuntamenti e l’obbiettivo, si legge, sarebbeo quello di portare 7 milioni e mezzo di famiglie a fare la relativa richiesta entro la fine di febbraio, cosicché possano ottenere sin da subito l’aiuto, a partire da marzo 2022.

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Assegno unico partenza a razzo: i possibili rischi e le questioni aperte

Di grande rilevanza ed attenzione il tema dell’assegno unico, dunque, che a partire dalla data inerente al via delle richieste ha fatto registrare, come detto, una partenza col botto, una corsa contro il tempo, si può leggere su Il Sole 24 Ore che fa cenno alle tante procedure fai da te prodotte dai cittadini che potrebbero dar vita anche ad eventuali e possibili rischi.

Infatti, le prime domande in merito all’assegno unico sono state compilate quasi tutte online da parte dei richiedenti, all’incirca il 94% del totale, e ad essere in aumento sono anche le pratiche Isee precompilate, il 26% del totale.

Su Il Sole 24 ore sono riportate le parole di Anna Maria Bilato, del collegio di presidenza del Patronato Inca Cgil, che fa cenno al timore, inerente le richieste dell’assegno unico dei primi giorni, che “molte domande siano stato inviate dalle famiglie anche senza presentare l’Isee”.

Qualora questo fosse il caso, si legge, le famiglie in questione percepiranno l’importo minimo dell’assegno pari ad euro 50 a figlio, quando invece chi ha un ISEE sotto i 40 mila euro, “può ambire a importi maggiori”.

Il Sole 24 ore spiega che la raccolta delle domande ha avuto inizio prima delle pubblicazione della circolare INPS contenenti le istruzioni operative, che ancora si attende, si legge. E tanti sono ancora gli aspetti aperti, come nel caso delle coppie separate, poiché la sparizione del beneficio, da poco istituito, non ha fatto ancora il suo ingresso, per così dire, negli accorti o nelle sentenze dei giudici.

Ancora, un’altra questione riguarda il requisito della residenza in Italia rispetto ai richiedenti. Chi lavoro all’estero per un periodo, oppure gli iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero, per esempio, hanno diritto ad ottenerlo?

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Assegno Unico, dubbi e questioni aperte: le variazioni

L’attenzione rivolta dunque all’assegno unico, comprensibilmente è alta, ma non mancano, come spiega Il Sole 24 Ore, alcuni dubbi circa delle questioni aperte, come ad esempio quelli inerenti la maggiore età. Nel caso in cui un figlio diventasse maggiorenne nel 2022, occorrerà in tal caso presentare un aggiornamento da Isse minorenni a ordinario?

Inoltre, spiega Il Sole 24 Ore, in relazione al Dlgs 230/2021, hanno diritto all’assegno i figli maggiorenni che hanno un reddito minore di euro 8 mila, ma a quale annualità fa riferimento la soglia in questione? Viene spiegato che qualora vi sia il caso di un affido condiviso, la domanda va presentata da uno solo dei genitori con podestà, ma non è chiaro, si legge, cosa accada quando in virtù di un errore o mancata comunicazione, la domanda in questione venga presentata dai 2 genitori rispetto al medesimo codice fiscale minore a carico.

Tra gli altri aspetti sollevati da Il Sole 24 ore, vi è anche quello delle variazioni avvenute in seguito alla presentazione della richiesta in merito alla misura, non è chiaro se la DSU vada obbligatoria aggiornata o meno, si legge.

In ogni caso ed al di là di tutto, è opportuno ed importante restare aggiornati, informarsi e confrontarsi con esperti del campo e specialisti del settore, così da poter ricevere tutte le informazioni, eventuali chiarimenti su dubbi, dettagli, condizioni e particolari al riguardo.

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