Assunzione personale ATA: abolizione delle terza fascia e prova d’esame

Nuove modalità di accesso al mondo scolastico per il personale ATA. Scatta il panico tra gli aspiranti lavoratori.

A breve si attendono novità in relazione alle modalità di assunzione del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), che porterebbero a una vera e propria rivoluzione nel settore scolastico. Si discute sulla possibile introduzione di un accesso alle graduatorie non più solo per titoli ma tramite concorso pubblico con esami.

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Assunzione personale ATA: abolizione delle terza fascia e prova d’esame (trading.it)

Se tali ipotesi dovessero essere confermate, le modifiche potrebbero entrare in vigore già nel 2027, in occasione dell’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia, oppure nel 2026, per l’aggiornamento delle graduatorie di prima fascia. Secondo ulteriori indiscrezioni, potrebbe addirittura essere abolita la terza fascia delle graduatorie. Analizziamo gli scenari e vediamo cosa cambierebbe.

Concorso pubblico per titoli ed esami e abolizione della terza fascia? Cosa potrebbe cambiare per il personale ATA

Il Sottosegretario di Stato Paola Frassinetti ha annunciato, durante un’interrogazione alla Camera, ha affermato che il Ministero dell’Istruzione e del Merito sta pensando a una riforma del meccanismo di assunzione del personale ATA.

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Concorso pubblico per titoli ed esami e abolizione della terza fascia? Cosa potrebbe cambiare per il personale ATA (trading.it)

La notizia ha provocato enorme sconcerto sia tra gli aspiranti lavoratori sia tra i sindacati. Al momento, il personale ATA è reclutato tramite apposite graduatorie, la cui iscrizione avviene per soli titoli. Tale sistema, in vigore dal 1994, ha consentito a migliaia di persone di lavorare nel settore scolastico, anche solo tramite supplenze brevi. Un possibile stravolgimento delle procedure di accesso farebbe diventare più difficile anche ottenere un contratto a termine.

Ma si discute anche di una possibile abolizione della graduatoria di terza fascia, che garantiva una supplenza anche a coloro che non avevano mai lavorato nel mondo scuola. L’ipotesi ha scatenato il panico tra migliaia di persone che sperano di ricevere presto anche solo una supplenza breve e che temono di dover dire addio alla possibilità di fare esperienza ed essere inseriti nelle graduatorie permanenti, le cd. graduatorie ATA 24 mesi.

Reazione dei sindacati e possibili scenari

L’annuncio delle riforme non ha, ovviamente, lasciato indifferenti i sindacati. Anief ha dichiarato di essere favorevole a un meccanismo di selezione più rigido, sottolineando la necessità di reclutare personale competente. Per tale motivo, il sindacato si è detto d’accordo con l’introduzione di concorsi pubblici, con prove scritte o pratiche, oltre alla valutazione dei titoli.

Al contrario, UIL Scuola Rua, ha sottolineato che cercherà in ogni modo di evitare l’introduzione delle prove concorsuali per il personale ATA, ma ha evidenziato come vada riformato l’intera sistema scolastico, anche per evitare l’abuso dei contratti a termine.

Al momento, non esiste un testo di riforma ufficiale, ma è soltanto sicuro l’impegno del Ministero dell’Istruzione e del Merito per introdurre nuove norme di accesso al mondo scolastico. Poiché il prossimo aggiornamento delle graduatorie di terza fascia ATA ci sarà nel 2027, non è da escludere che possa essere confermato l’attuale sistema e rimandata la riforma definitiva di qualche anno. In ogni caso, i lavoratori precari sperano che le nuove regole assicurino l’imparzialità nell’accesso alla professione e premino i più talentuosi.

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