C’è un particolare adempimento che, tra tutti, è davvero importante: chi se ne dimentica rischia la reclusione. Ecco di cosa si tratta, come regolarizzare la propria situazione e perchè la pena è così severa.
Ci sono delle scadenze annuali e degli adempimenti che non vanno assolutamente dimenticati: ciò vale sia per i lavoratori dipendenti e non che per i datori di lavoro. Il nostro ordinamento, infatti, tutela il lavoratore e fa sì che il datore di lavoro ne rispetti tutti i diritti: in questo modo potrà evitare pesanti sanzioni che graveranno molto sulle sue spalle.
Esiste, inoltre, un altro importantissimo adempimento che deve essere rispettato nei tempi e nelle modalità previste. Chi non lo fa rischia addirittura la reclusione! Scopriamo insieme di cosa si tratta e per quale motivo si rischia così tanto: fate molta attenzione.
Il datore di lavoro ha l’obbligo della tutela dei lavoratori mentre si trovano sul luogo di lavoro: esso, infatti, è davvero molto importante per preservare la loro sicurezza durante lo svolgimento delle mansioni. Qualora, infatti, egli dovesse ignorare tali obblighi e raggirare le regole e i suoi doveri, rischierebbe fino a 3 anni di reclusione oltre al pagamento di una salatissima sanzione. Tutto ciò è quanto previsto dalla normativa di riferimento, ossia il Decreto legislativo n.81 del 2008.
Egli, nel dettaglio, deve programmare la prevenzione, anche in base al tipo di rischio a cui sono esposti i dipendenti a seconda del tipo di attività svolta. Partendo da ciò si potranno, così, prevenire i rischi, gli incidenti e gli infortuni sul luogo di lavoro.
Esiste un altro adempimento che non bisogna dimenticare mai e che comporta, ugualmente, conseguenze molto gravi. Esso è relativo al controllo sanitario dei lavoratori, uno degli obblighi che il datore di lavoro non deve dimenticare mai.
Secondo l’ordinanza n.18427 della Cassazione questa responsabilità è presunta: non è il lavoratore che deve dimostrare che il datore di lavoro ha violato questi obblighi. Anzi, quando egli subisce un infortunio è il datore di lavoro che deve dimostrare di aver adottato tutti gli strumenti per garantire la sicurezza. Si rischiano, in questo caso, nuovamente fino a 3 anni di reclusione e una sanzione che può arrivare a 2000 euro.
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