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Economia e Finanza

Fantastico: si può aprire un’attività solo con il codice fiscale e senza notaio, ma sono in pochi a saperlo

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Aprire un’attività solo con il codice fiscale e con vantaggi fiscali stupefacenti e senza notaio, ma ha è finalizzato ad uno scopo preciso. 

La difficoltà legate alla pandemia e all’isolamento imposto dal contagio, spinge le persone a mettersi in proprio e a dare valore alla propria creatività, ed è per questo che sono nate numerose associazioni. Ma è davvero così facile aprire un’attività solo con il codice fiscale e senza notaio? È questa la domanda a cui rispondiamo oggi, facendo attenzione al significato di associazione no profit (senza fini di lucro).

Fantastico si può aprire un’attività solo con il codice fiscale e senza notaio

Una Lettrice ha chiesto agli Esperti di Trading come aprire un’associazione senza scopo di lucro, specifica che appassionata di ceramica. Ha avuto notizie discordanti sull’apertura dell’associazione e chiede a noi delucidazioni. Negli ultimi tempi, c’è stato un vero boom di aperture di associazioni con e senza scopo di lucro, dovuta anche alle semplificazioni fiscali. Verifichiamo cos’è un’associazione e quali sono le finalità specifiche, per poi verificare il regime fiscale adottato.

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Fantastico si può aprire un’attività solo con il codice fiscale e senza notaio

Le associazioni sono enti caratterizzati dell’assenza dello scopo di lucro, formate da più persone che perseguono lo stesso fine comune di natura solidale, ideale o di utilità sociale (ad esempio: culturale, sportivo, filantropico, eccetera). Le associazioni sono tutte necessariamente senza fine di lucro, questo significa che non può avere come fine principale la realizzazione di un profitto. Gli utili ricavati dall’attività dell’associazione devono essere reinvestiti esclusivamente per gli scopi previsti nello statuto.

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L’assenza di lucro, non significa che l’associazioni non possa svolgere “attività commerciali”, infatti, tramite la propria attività di vendita di prodotti o servizi, può produrre ricavi. I ricavi devono costituire strumenti al raggiungimento e al miglioramento dello scopo dell’ente.

Ecco una semplice guida con le indicazioni generali su come aprire un’associazione senza scopo di lucro.

In primis per formare un’associazione senza scopo di lucro è richiesto un minimo di  3 o 7 associati, in base alla tipologia scelta. La procedura per aprire un’associazione è relativamente semplice. In effetti, è sufficiente redigere un atto costitutivo e uno statuto inserendo gli obiettivi dell’associazione senza scopo di lucro, indicando le generalità dei soci fondatori. Non è necessaria la stipula tramite notaio, questo è necessario solo se si vuole aprire un’associazione riconosciuta. Tuttavia, il riconoscimento non è obbligatorio, si rende necessaria quando si intende accedere a finanziamenti pubblici, eccetera.

Registrazione, codice fiscale e bilanci

L’associazione deve richiedere all’Agenzia delle Entrate l’assegnazione del codice fiscale, che permette di compiere le operazioni indispensabile dell’associazione. Se l’associazione svolge abitualmente attività commerciale ausiliaria è necessaria la partita IVA. Tuttavia, non è necessario aprire la partita IVA se le entrate dell’ente sono soltanto quelle delle quote associative e delle attività istituzionali o commerciali occasionali (ad esempio un evento annuale aperto al pubblico).

Inoltre, anche se non è un’attività a scopo di lucro, è necessario tenere in modo corretto la contabilità dell’associazione e redigere un bilancio annuale (il cosiddetto rendiconto contabile). Si tratta di un bilancio semplificato rispetto a quelle delle società, in cui bisogna distinguere i proventi derivanti dall’attività commerciale da quelli dell’attività istituzionale.

L’eventuale utile derivante dal bilancio deve essere accantonato e utilizzato esclusivamente per lo svolgimento dell’attività no profit, vige il divieto di distribuzione tra fondatori. Il divieto vige anche in caso di estinzione dell’ente non profit, in questo caso il profitto deve essere evoluto ad altre associazioni. Inoltre, corredata al bilancio, deve essere redatta una relazione di missione che illustri l’attività svolta e la coerenza dell’atto statutario.

Infine, prevede la tenuta di una lista soci, dei verbali di assemblea dei socie e del consiglio direttivo, da conservare presso la sede dell’associazione.

Generalmente per aprire un’associazione non a fine di lucro, il costo più alto è la parcella del professionista che dovrà redigere i documenti costitutivi, e le spese  aumentano ulteriormente se si decide di redigere l’atto presso un notaio.

Per la registrazione le spese si aggirano intorno a 300 euro comprese tasse e imposte di bollo. Poi, bisogna considerare i costi di gestione, ad esempio: il canone di locazione, i costi delle utenze, spese di organizzazione eventi, eccetera.

Angelina Tortora

Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania, ragioniera commercialista iscritta all'ordine dei Revisori Legali. Si occupa di tematiche fiscali e previdenziali. Aiuta il lettore nel disbrigo delle pratiche, dalle più semplici alle più complesse. Direttrice della testata giornalistica InformazioneOggi.it, impegnata in vari progetti editoriali e sociali. Profilo Linkedin

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