Fin dall’inizio del 2022 i consumatori italiani hanno lamentato un aumento vertiginoso dei prezzi ai supermercati, colpa dell’inflazione in aumento ma anche dei furbetti: fate attenzione! Ecco cosa sta accadendo nel nostro Paese.Â
Alla fine del 2021, le previsioni avevano annunciato un rincaro dei prezzi dei beni di prima necessità dovuti a diversi fattori. In primo luogo all’aumento dell’inflazione; in secondo luogo, poi, anche all’aumento inziale di materie prime e carburanti per il trasporto. Quello di cui non si era tenuto conto, tuttavia, era la crisi e il successivo scoppio della guerra in Ucraina.
A seguito di questo particolare scenario politico e geopolitico, dunque, i prezzi di alcuni beni di prima necessità sono aumentati di molto: alcuni, addirittura, hanno raggiunto prezzi mai visti prima. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, però, non tutti i rincari sono dovuti a questi fattori annunciati. Altri, infatti, sono causa di alcuni “furbetti” che hanno gonfiato i prezzi di proposito nei supermercati.
Ecco tutto quello che c’è da sapere e che è stato smascherato da un’inchiesta de “Il Giornale”.Â
Fin dall’inizio del 2022 i prezzi di pane e pasta sono aumentati di molto rispetto agli standard dell’anno precedente. L’aumento dell’inflazione secondo le ultime statistiche Istat, ad oggi, si stima essere arrivato ad un +6,2% su base annua. L’allarme sui rincari, però, non è dovuto solo all’aumento dell’inflazione, ai rincari energetici o alla guerra in Ucraina: sotto c’è dell’altro,
Secondo l’Unione Nazionale Consumatori, “Lungo la catena che porta il cibo dal coltivatore alla tavola spesso si insinuano speculazioni“. Secondo l’associazione, infatti, l’aumento del prezzo del +17% su un chilo di pasta non è dovuta solo a questi fattori di crisi ed è inaccettabile.Â
Lo stesso discorso vale anche per i prezzi del pane che, ormai, ha raggiunto cifre insostenibili. In alcuni luoghi d’Italia, addirittura, tale bene di prima necessità è arrivato a costare ben 5 euro al chilo, un aumento del prezzo che non è assolutamente dovuto solo alla crisi generale e all’aumento dell’inflazione.Â
Questi aumenti e il fenomeno dei “prezzi gonfiati” non è solo peculiarità dei supermercati. I reporter che hanno condotto l’inchiesta, infatti, hanno notato che c’è dell’altro: questo fenomeno, infatti, avrebbe interessato anche i bar e le gelaterie. Caffè e gelati, infatti, hanno raggiunto prezzi mai visti prima d’ora.
“Rispetto al 2021, siamo passati dal +3,7% di gennaio al +6,1% di marzo. Il timore è che a breve si sia registrato un ulteriore scatto. Sarebbe la conferma di una speculazione“, ha affermato allarmato il portavoce dell’Unione Nazionale Consumatori.
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