Arrivano nuove disposizioni fresche fresche, da ottobre cambia tutto in tema Autovelox, cosa serve sapere.
Entra in gioco una situazione di maggior rigidità, la ratio è quella di rendere l’andamento delle vetture più rispettoso dei limiti di velocità. Con questo metodo “preventivo”, si cerca in ogni modo di contenere quel piede sull’acceleratore, intensificando delle disposizioni ben precise sulla gestione della guida. Da ottobre arrivano diverse novità, ecco cosa cambia per l’autovelox.

Come già accennato si parla di disposizioni che irrigidiscono il comportamento alla guida nel senso di rendere una maggior attenzione ai limiti di velocità.
Ci sono nuove regole da ottobre 2025, disposizioni nate dall’intervento della Corte di Cassazione. Questa si è posta in maniera alquanto decisa sul tema, perché l’obiettivo è quello di garantire una maggiore trasparenza e legalità nei controlli di velocità su strada.
Si distingue tra dispositivi “approvati” e quelli “omologati” e registrati in maniera ufficiale dal Ministero delle Infrastrutture. Ma quali sono i nuovi obblighi di cui si sta tanto parlando? Perché non basta parlare di rigidità.
Primo fra tutti è quello di “omologazione”, vuol dire che ogni autovelox deve essere omologato in maniera formale, cioè sottoposto a verifiche di matrice tecnica, in base a quanto predisposto per legge. Ma non è la sola novità, ecco cosa devono sapere i conducenti.
Le novità sono nei dettagli, ecco come da ottobre cambia tutto per l’autovelox
Dalla prima analisi sulle novità a partire da ottobre sull’autovelox è evidente che cambia tutto non solo per i conducenti, ma anche per chi deve “curare i dettagli” nella loro gestione. Anche i Comuni devono essere in regola, ecco come.

Entra in gioco un obbligo fondamentale che deve essere adempiuto da parte dei Comuni. Questi devono inviare il censimento ministeriale al Ministero. Si tratta dell’elenco “dettagliato” di tutti gli autovelox installati, specificandone tutte le caratteristiche. Dalla marca al modello, ma anche la posizione e lo stesso stato tecnico.
Queste condizioni sono da soddisfare entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto attuativo. Quindi, si sancisce lo stop degli apparecchi che non sono in regola. Si sta parlando di quegli autovelox che non sono censiti e nemmeno omologati. Vuol dire che non potranno più essere utilizzati, e le multe generate da questi, potrebbero rischiare l’annullamento.
L’inserimento dell’elenco ufficiale online dei dispositivi autorizzati è una grande innovazione per i conducenti. Per i cittadini sarà quindi possibile verificare in totale autonomia, la regolarità dell’autovelox aprendo la strada a un aumento di ricorsi per multe emesse da apparecchi non a norma.
Insomma, è una tutela in più per due aspetti. Il primo, quello di rallentare laddove ci sono degli autovelox funzionanti e guidare in sicurezza per sé stessi e gli altri. Il secondo, è quello che attiene la contestazione del pagamento di multe non autorizzate!
Controlli più rigidi, ma in maniera trasparente per tutti.