Avvocato gratis: la nuova normativa fissa cifre e paletti

Come si può avere l’avvocato gratis? La sentenza n. 30574/2025 della Cassazione chiarifica la questione.

Ancora una volta è la Corte di Cassazione che fornisce chiarificazioni utili in merito ad un tema così importante, avere l’avvocato gratis, ma cosa comporta davvero? La sentenza n. 30574/2025 stabilisce che non si può alzare la soglia di reddito per avere l’accesso al gratuito patrocino ovviamente, ciò in relazione alla quantità effettiva di procedimenti penali pendenti che sono a carico del richiedente. Ma c’è un ulteriore approfondimento che merita di essere evidenziato.

sfondo avvocato con bilancia giustizia e scritta in cartello GRATIS
Avvocato gratis: la nuova normativa fissa cifre e paletti- Trading.it

Secondo la normativa vigente, il limite di reddito per ottenere il patrocino a spese dello Stato, quindi l’avvocato gratis, è di 12.838,01 euro. Questo può essere maggiorato solo in base al numero degli effettivi familiari conviventi. La cifra è di oltre 1000 euro per ogni familiare, ma ciò non è condizionato dal numero dei processi penali che sono a carico della persona.

Un condizionamento importantissimo, il quale porta la Cassazione a esprimere un giudizio molto duro. C’è stato il pieno rigetto dell’istanza che avrebbe voluto equiparare il numero dei processi pendenti all’innalzamento della soglia di reddito, come è già successo per i familiari a carico. Ma per quale ragione?

Applicazione della sentenza, come avere l’avvocato gratis per la Cassazione

Evidenziato che avere l’avvocato gratis non è una questione “banale”, si evince che la ragione per cui si è consolidato il rigetto dell’aumento del limite di reddito in relazione alla pluralità dei processi penali, come invece era stato predisposto per i familiari a carico, si desume dal fatto che non c’è nessuna incostituzionalità o violazione dei diritti fondamentali.

uomo che scrive a mano
Applicazione della sentenza, come avere l’avvocato gratis per la Cassazione- Trading.it

Le spese di matrice processuale multiple che sono a carico del soggetto, non sono un costo deducibile o un elemento reddituale che possano in qualche modo giustificare l’aumento della soglia reddituale per il patrocinio gratuito. Il reddito è quello che risulta dall’ultima dichiarazione dei redditi e davanti la convivenza, si compie la somma di tutti i redditi dei componenti del nucleo familiare che convive.

Sicuramente sono importanti anche altri elementi legati al gratuito patrocinio. Si tratta del reddito imponibile ai fini IRPEF che risulta dall’ultima dichiarazione, anche se non è stata ancora nel concreto presentata, ma comunque è legata all’anno precedente. O ancora si considerano i redditi che non sono soggetti a tassazione, quelli percepiti “in nero” o da attività illecite.

Lo stesso reddito di cittadinanza, ora chiamato assegno di inclusione, è importante per rilevare la soglia di accesso, e infine anche l’indennità di accompagnamento è da considerare.

In conclusione, il limite di reddito per accedere al gratuito patrocinio può essere accresciuta solo per i familiari che convivono, lo conferma la Cassazione con la sua pronuncia.

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