Aziende e famiglie in grosse difficoltà per lo stop improvviso alle spedizioni USA: la decisione inaspettata di Poste Italiane

Manca pochissimo a un cambiamento che rischia di creare disagi reali a migliaia di persone. Famiglie, artigiani, e-commerce e semplici mittenti stanno per affrontare una novità che riguarda uno dei servizi postali più utilizzati. Dal 29 agosto non sarà più possibile spedire pacchi verso gli Stati Uniti con le modalità attuali. Una decisione che ha spiazzato molti e che arriva in pieno agosto, quando pochi se lo aspettavano.

Poste Italiane ha annunciato che, a partire dal 29 agosto, sospenderà l’invio e la ricezione di pacchi ordinari da e per gli Stati Uniti, in seguito a un cambiamento nelle regole doganali imposto dalle autorità americane.

persona sbalordita che legge notizia sui pacchi verso USA
Aziende e famiglie in grosse difficoltà per lo stop improvviso alle spedizioni USA: la decisione inaspettata di Poste Italiane-trading.it

La notizia è passata in sordina, ma avrà effetti concreti su chi invia regolarmente merci oltreoceano, sia per lavoro che per motivi familiari. La comunicazione ufficiale è arrivata sul sito di Poste pochi giorni fa, a ridosso della scadenza, generando incertezza tra chi ha già pacchi pronti o in transito.

Dal 29 agosto cambia tutto: cosa comporta lo stop di Poste verso gli USA

Fino ad oggi era possibile inviare pacchi verso gli Stati Uniti beneficiando di una franchigia doganale fino a 800 dollari. Questo significava zero dazi e procedure semplificate per la maggior parte degli invii privati e aziendali. Ma dal 29 agosto queste condizioni non saranno più valide. Poste Italiane sospenderà tutte le spedizioni ordinarie verso gli USA, lasciando attivo solo il servizio “Poste Delivery International Express”, che segue un processo doganale più complesso e costoso.

pacchi pronti per essere spediti in USA
Dal 29 agosto cambia tutto: cosa comporta lo stop di Poste verso gli USA-trading.it

La decisione arriva in risposta a un provvedimento emanato dagli Stati Uniti lo scorso 30 luglio, che anticipa al 2025 nuove regole doganali inizialmente previste per il 2027. L’obiettivo dichiarato è aumentare i controlli sulle merci in entrata per combattere pratiche scorrette e l’elusione dei dazi. Per adeguarsi, Poste ha recepito le direttive aggiornate dalla dogana americana il 15 agosto e ha annunciato il blocco pochi giorni dopo.

Questo cambiamento tocca direttamente le famiglie. Molti italiani con parenti negli USA, per studio, lavoro o affetti, erano abituati a spedire regali, generi alimentari o beni personali. Ora, senza Express, questi pacchi non verranno più accettati. E i costi per usare l’unico canale rimasto attivo sono quasi raddoppiati.

Aziende in difficoltà e nuove regole da affrontare

Per le imprese, la situazione è ancora più critica. In particolare, le piccole attività artigiane e gli e-commerce che vendono verso gli Stati Uniti si trovano a dover sospendere o riorganizzare le spedizioni. Il servizio Express è pensato per chi gestisce flussi importanti, non per chi invia piccoli lotti. L’impatto economico è reale, soprattutto per chi ha fondato parte del proprio business sul mercato americano.

Un esempio concreto arriva da un laboratorio di ceramiche in Emilia-Romagna, che realizza prodotti personalizzati venduti tramite piattaforme online. Le spedizioni verso gli USA rappresentano il 40% delle vendite. Ora, con i nuovi costi e le complicazioni doganali, l’attività è stata costretta a sospendere temporaneamente gli ordini esteri.

Il blocco italiano non è isolato. Anche altri Paesi europei stanno adottando misure simili. La Francia accetterà solo pacchi-regalo sotto i 100 euro, la Germania limita gli invii a regali sotto i 100 dollari, e PostNord (che serve Danimarca e Svezia) ha annunciato una sospensione completa. Tutti si stanno adattando in fretta a un cambiamento che, per molti, arriva senza preavviso sufficiente.

Ora resta da capire per quanto tempo durerà questa fase transitoria e se verranno trovate soluzioni più sostenibili. Intanto, dal 29 agosto si apre una nuova fase nelle spedizioni internazionali: più rigida, più costosa e certamente più complicata.

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