Quando un titolo fa +1070% in poco più di un anno, qualcosa non torna. O forse sì. C’è chi parla di bolla, chi di rivoluzione imminente. Intanto D-Wave Quantum ha lasciato tutti a bocca aperta.
Tra scetticismo e visioni futuristiche, questa è la storia di un nome che sta riscrivendo le regole del gioco. Ma il punto non è solo la performance. È il motivo dietro quel numero. Perché quando si parla di calcolo quantistico, la posta in gioco è molto più alta di quanto si possa pensare.

Da inizio 2023, le azioni D-Wave Quantum sono passate da 1,50 dollari a 17,55. Un’impennata impressionante che ha alimentato discussioni, ipotesi e previsioni a volte opposte. Solo nel 2025, il titolo ha raddoppiato il proprio valore partendo da quota 8,50. Ma se ci si ferma ai numeri, si rischia di perdere il contesto.
Gli analisti che seguono il titolo sono sei, e la media delle loro raccomandazioni è “Buy”. Tuttavia, il target price medio è di 12,83 dollari: un dato che segnala una sopravvalutazione del 26,88%. Eppure, il giudizio resta positivo. Perché?
Il motivo va cercato nel cuore stesso del modello di business: il calcolo quantistico. Non si tratta di un’evoluzione dei computer tradizionali, ma di una rottura totale. Mentre i normali processori lavorano con bit che valgono 0 o 1, i qubit utilizzati nei quantum computer possono rappresentare entrambi allo stesso tempo. Un principio che, se applicato su larga scala, potrebbe cambiare il modo in cui si simulano reazioni chimiche, si modellano previsioni finanziarie o si ottimizzano reti globali.
Calcolo quantistico: la vera scommessa dietro D-Wave
D-Wave Quantum è tra le poche aziende al mondo a offrire computer quantistici commerciali già operativi. La sua tecnologia non è solo sperimentale: esistono clienti, software funzionanti e un ecosistema in crescita.

Nel 2024 sono arrivate novità importanti: il lancio del processore Advantage2, l’accesso in cloud ai sistemi quantistici e nuove partnership, anche in ambito militare e accademico. Ogni aggiornamento ha spinto il titolo verso nuovi massimi, sostenuto dall’idea che l’azienda possa diventare la prossima protagonista nel mondo della deep tech.
Le banche d’affari hanno reagito in modo variegato. Alcuni istituti sottolineano l’enorme potenziale, ma invitano alla cautela per via della complessità della tecnologia e dei tempi lunghi di adozione. Altri vedono D-Wave come un’opportunità rara, anche a fronte delle valutazioni elevate.
Dal punto di vista tecnico, i livelli da osservare sono due: un supporto solido a 14,60 dollari, e una resistenza chiave a 19,765 dollari. Superare quest’ultima potrebbe aprire la strada a nuovi record, ma la volatilità resta alta.
La sensazione generale è quella di un equilibrio fragile tra entusiasmo e prudenza. Il futuro del calcolo quantistico sembra scritto, ma i tempi della sua diffusione su scala industriale non sono ancora certi. Intanto, D-Wave continua a muoversi in un territorio dove pochi osano entrare. Forse proprio per questo affascina così tanto.