Quando tutto sembra crollare, c’è chi guarda oltre la paura. Due investitori comuni, una coppia di provincia e una scelta coraggiosa che potrebbe cambiare il loro futuro. Cosa hanno visto in un titolo che ha perso oltre il 40% dai massimi?
In un settore dove la solidità non passa mai di moda, si nasconde un’opportunità che in pochi stanno considerando. Le parole chiave? Ribasso, dividendi generosi e un titolo sottovalutato che oggi merita un secondo sguardo.
Selene e Aniello non sono trader esperti, né hanno un passato in grandi banche d’affari. Sono una coppia normale, con due lavori fissi e una passione crescente per il mondo degli investimenti. Non cercano il colpo della vita, ma la tranquillità economica nel tempo. E in mezzo alla volatilità dei mercati, invece di chiudere tutto per paura, hanno deciso di fare l’opposto: approfondire.
Le giornate non sono fatte solo di lavoro e routine. Spesso, dopo cena, sfogliano siti finanziari, confrontano numeri, leggono analisi. È così che si sono imbattuti in Merck, una società farmaceutica americana che, dopo aver toccato i 200,54 dollari nel 2021, oggi si aggira attorno agli 82 dollari. Un calo che ha attirato la loro attenzione, ma non solo per il prezzo.
Non è facile ignorare un titolo che negli ultimi vent’anni ha mantenuto una media di dividendi del 3,2% l’anno. Mentre altri titoli cancellano cedole nei momenti difficili, Merck ha continuato a distribuire rendimenti generosi e costanti. Una caratteristica che Selene e Aniello apprezzano molto: pochi fuochi d’artificio, ma una continuità rassicurante.
Secondo 24 analisti su MarketScreener, la valutazione attuale è ben lontana dal reale valore di Merck. La raccomandazione è “accumulate” e il target medio è fissato a 110,88 dollari, un potenziale di crescita del 40%. Numeri che fanno riflettere chi non investe sull’onda dell’emotività ma cerca basi solide.
Merck opera nel settore farmaceutico, noto per la sua resilienza. In Italia, le società quotate simili includono Recordati e Diasorin, ben viste dagli esperti, ma con dimensioni e strategie molto diverse. Merck rimane un colosso globale, con un portafoglio ampio e una pipeline in evoluzione, anche se negli ultimi trimestri ha dovuto affrontare la scadenza di alcuni brevetti chiave, rallentando i risultati.
Sul piano tecnico, il titolo ha toccato un supporto in area 78 dollari, dimostrando una certa tenuta. Le resistenze più vicine si trovano tra i 96 e i 100 dollari, mentre nel lungo termine resta l’obiettivo di 110 dollari. Per chi segue i grafici, questi sono segnali interessanti. Per chi investe come Selene e Aniello, sono conferme che rafforzano una scelta già maturata con attenzione.
La sottovalutazione di Merck deriva da timori legati alla perdita di protezione brevettuale e a una percezione di rallentamento. Ma nel tempo, le grandi aziende sanno reinventarsi. E forse, proprio quando nessuno le guarda, il valore potrebbe esprimersi.
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