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Banconote, controllate le tasche il rischio è ancora alto: ma c’è chi ci protegge

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Il rischio è più che mi concreto, i cittadini temono di finire prima o poi nelle grinfie dei malintenzionati, ma le istituzioni vigilano come non mai. 

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Quale rischio maggiore per un cittadino, ma non solo, se non quello di incappare in una situazione assai sgradevole riguardante la possibilità di essere truffato. I modi esistono, forse anche troppi. Ad oggi, forse meno di ieri ma sempre con probabilità discrete un cittadino in un campo specifico rischia di essere truffato quasi ogni giorno. Certo, può leggere l’inganno, questo è vero, ma non sempre ciò accade. Di osa stiamo parlando? Semplice, del fenomeno della contraffazione di banconote o monete. I truffatori, ormai più che abili professionisti hanno evoluto il proprio bagaglio attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie e nuove modalità. Dall’altra parte, le istituzioni provano a tenere quanto più lontano possibile il cittadino dal rischio.

Oggi venire in contatto con banconote o monete contraffatte è più che mai possibile, le stime parlano di un capitale circolante pari a 27 miliardi di euro, ciò che è forse cambiato, rispetto a prima è l’approccio del cittadino al falso. Oggi il cittadino può contare su una formazione che arriva direttamente dalle istituzioni e che in qualche modo prova a mettere in guardia dai rischi concreti che si possono correre nel quotidiano. Le stesse istituzioni attraverso analisi dettagliate e l’adozione di tecnologie sempre più evolute sono in grado di fornire una solida base ai cittadini per proteggersi da eventuali truffe.

Banconote, il rischio è ancora alto: i governi alle prese con la lotta quotidiana al falso

Eric Languillat, esperto Bce, dichiarato quanto segue, in base all’utilizzo dello stesso laboratorio tedesco: Analizziamo i campioni di tutte le banconote interessanti che abbiamo trovato nell’Unione europea e facciamo una descrizione tecnica molto accurata che inseriamo in un database accessibile a tutti i centri di analisi europei“. Dal momento in cui, l’euro, moneta unica europea, è entrato in circolazione, praticamente venti anni fa, le tecniche di contrasto al mercato illecito di valuta falsa sono di gran lunga migliorate. Oggi l’Europa rappresenta una vera e propria avanguardia nel contrasto al problema.

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Un laboratorio di Francoforte, attraverso strumentazioni all’avanguardia e tecniche innovative realizza studi sulle varie banconote false ritrovate in giro per l’Europa. Da li, le indicazioni ai Governi per provare a contrastare in modo netto ed efficace il fenomeno. Come? Trasferendo agli stessi cittadini quelle informazioni utili a non lasciarsi truffare dal malintenzionato di turno. La stessa Bce, ha più volte agito in questo senso, fornendo ai cittadini tutte le informazioni del caso per provare a scoprire l’autenticità delle banconote o delle monete di fronte a potenziali dubbi.

Nel 2020, in un solo anno, quasi 500 mila esemplari falsi sono stati ritirati dal mercato. Come anticipato l’equivalente in denaro contraffatto attualmente in circolazione è di circa 27 miliardi. Un primo passo in modo concreto ed efficace è stato certamente fatto. Oggi, le stesse istituzioni sono in grado di gestire al meglio il contrasto al fenomeno, servendosi delle direttive e delle informazioni che arrivano da tutte le centrali europee, non solo da Francoforte. Oggi le istituzioni sono consapevoli e consapevole rendono lo stesso cittadino. Quest’ultimo, più che mai ha dalla sua, oggi, l’arma in più per tenere a distanza i truffatori. Oggi più che mai è protetto da rischi che prima nemmeno si provava a contrastare seriamente.

Paolo Marsico

Giornalista pubblicista dal 2012 con numerose collaborazioni alle spalle tra carta stampata e web. Appassionato di scrittura e tra le altre cose di cinema, calcio e teatro. Autore racconti brevi, poesie e testi per il teatro.

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