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Bollo auto, attenzione alla scadenza: quando pagarlo e il rischio batosta

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Tanti gli aspetti importanti quando si parla di bollo auto, tra cui la data di scadenza che non è uguale per tutti, i dettagli

È un argomento che desta e necessita di attenzione, quello inerente il bollo auto e quando pagarlo, il cui periodo non è il medesimo per tutti e dipende da vari fattori, tra cui anzitutto il giorno di immatricolazione della vettura: i dettagli e cosa c’è da sapere al riguardo.

fonte foto: adobestock

Qualora non si abbia diritto all’esenzione, il versamento del bollo auto va fatto ogni anno, e come detto, la data di scadenza non è la stessa per tutti ma cambia a seconda di vari fattori. Nel caso si compri una vettura nuova di fabbrica, spiega Il Giornale, il bollo auto va pagato entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione.

Quando la macchina è stata registrata negli ultimi 10 giorni del mese, la tassa automobilistica può essere pagata anche nel mese successivo all’iscrizione al PRA. Ai fini di controllare quando vi è stata l’immatricolazione di una vettura, occorre solo dare un’occhiata alla carta di circolazione e il figlio di via della motorizzazione.

Tuttavia, si legge su Il Giornale, vi sono alcune eccezioni per quanto concerne la tasse circa le auto nuove. Nella Regione Lombardia, e Il Giornale al riguardo menziona Sicurauto, il primo pagamento può essere fatto entro il mese successivo a quello dell’immatricolazione; in Piemonte, la scadenza per quel che riguarda il primo bollo viene fissata nell’ultimo giorno successivo a quello di immatricolazione.

Bollo auto quando pagare: auto già in circolazione, acquisto da rivenditore autorizzato e altri dettagli

Tanti gli aspetti, come detto, a cui prestare attenzione quando ci si concentra su di un tema come il bollo auto, ad esempio cosa fare quando arriva una cartella, con nessun passaggio da sottovalutare; oppure ancora a proposito del bollo auto non pagato, occhio alle sanzioni e come evitarle.

Come approfondito da Il Giornale, quando la vettura è già in circolazione da almeno un anno, bisogna pagarlo durante il mese successivo alla scadenza dell’ultimo bollo dovuto, ma vi sono anche alcuni casi particolari. Si legge ad esempio che in Lombardia, il versamento della tassa inerente va fatto entro l’ultimo giorno del mese in cui la vettura è stata immatricolata.

Per quelli immatricoli prima del 2004, in tutti i modi, la scadenza è quella fissata in occasione dell’immatricolazione.  Nel caso si acquisti l’auto da un rivenditore autorizzato, Il Giornale spiega che vi possono essere 2 casi. Se la vettura ha ancora un bollo valido bisogna rispettare la cadenza acquisti e pagare secondo le novali regole. Qualora invece il rivenditore abbia chiesto l’esenzione del bollo auto consegnata per la rivendita, vanno ad applicare le regole previste circa il primo pagamento dei nuovi veicoli.

Bisogna poi tener presente, viene spiegato, che può capitare che la scadenza del bollo avvenga di sabato o ad esempio in un giorno festivo. Qualora ciò avvenga, il pagamento può essere fatto il giorno feriale successivo. Nel caso in cui il soggetto interessato abbia dimenticato la data di scadenza della tassa, è possibile controllarla online sul sito dell’ACI.

Vi è il rischio di sanzioni severe quando non si procede al pagamento del bollo auto, ed è dunque opportuno ed importante tenere bene a mente ed appuntarsi la data di scadenza. Il Giornale sottolinea che se si è morosi per 3 anni consecutivi, si rischia anche la radiazione della vettura con cancellazione dal PRA.

Ad ogni modo, è bene che ciascuno si informi e approfondisca questi ed altri temi importanti inerente, anche mediante un confronto con esperti del campo e professionisti del settore, così da chiarire tutti gli eventuali dubbi ed approfondire ogni aspetto.

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