Se anche tu sognavi il bonus 100 euro, forse dovrai rinunciare all’idea. Sette problemi tecnici si sono infrapposti tra i desideri e la realtà
Sono molti gli italiani che attendono speranzosi l’emissione del loro bonus 100 euro. È stato così denominato l’importo aggiuntivo alla tredicesima mensilità che, in Italia, è stato annunciato per dicembre 2024 per molti lavoratori dipendenti, pensionati ed altre categorie. Si tratta di un’agevolazione una tantum pensata proprio per supportare diverse fasce di cittadinanza a fine anno, periodo solitamente denso di spese e di uscite economiche. L’emissione di questa somma, però, sta avendo dei problemi.
Nelle scorse ore, gli esperti hanno individuato sette problemi tecnici che potrebbero intercorrere da qui a fine anno in merito all’erogazione del tanto atteso bonus 100 euro sulla tredicesima. Conoscerli può essere utile per capire cosa aspettarsi: è meglio una brutta verità, infatti, di una falsa promessa.
In primo luogo, il bonus è destinato solo ed unicamente a chi ha un reddito inferiore a 28mila euro. Stiamo parlando del reddito complessivo annuo del 2024 dei lavoratori dipendenti: chiunque superi questa soglia, che si determina in sede di compilazione ISEE o modello Redditi Persone Fisiche, può scordarsi i 100 euro. Se, però, si dichiara il falso o si commette un errore nella dichiarazione dei redditi, si rischia di ricevere la somma per poi essere costretti a restituirla. In secondo luogo, è importante considerare il contratto: se un lavoratore part-time ha un reddito annuale che rientra nel limite per riceverlo ma non raggiunge la soglia minima, potrebbe trovarsi in una situazione di incertezza non facile da comprendere.
In terzo luogo, questo bonus viene erogato a chi percepisce la tredicesima. Nel caso in cui questa non sia prevista nel contratto del lavoratore o è suddivisa nelle 12 mensilità annuali, i 100 euro potrebbero arrivare in ritardo o potrebbero non arrivare! Il quarto problema tecnico è relativo alla rettifica dei redditi: nel caso in cui, durante l’anno, il lavoratore abbia subito delle modifiche in merito al proprio stato fiscale, si potrebbe trovare costretto a ricevere i 100 euro per poi doverli restituire. Sempre in relazione ai redditi, nel caso in cui non vengano calcolati tutti precisamente e sussistano errori, allora quando questi vengono a galla il lavoratore potrebbe dover restituire i 100 euro.
In sesta posizione, i problemi di comunicazione con il datore di lavoro: nel caso in cui non ci sia un allineamento tra le informazioni fiscali e quelle lavorative, chi ha assunto il cittadino potrebbe procedere con l’erogazione di un bonus che in realtà a quel determinato dipendente non spetta. Infine, c’è la questione compatibilità con altri bonus: è fondamentale, infatti, assicurarsi non solo di rispettare i limiti di reddito ma verificare il diritto a riceverlo, altrimenti si rischia di incappare anche in questo caso nell’obbligo alla restituzione.
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