Prezioso contributo della Cassa Forense, arriva bonus da 2000 euro per ogni figlio.
La Cassa Forense emana un bando vantaggioso per le famiglie, perché arriva il bonus da 2000 euro per ogni figlio. È aumento del risparmio e del potere decisionale.
Il bando n. 14 della Cassa Forense concerne un contributo una tantum di 2000 euro per ogni figlio nato, adottato o affidato tra il 1° gennaio e il 31 dicembre del 2024. La data ultima per fare la domanda è il 15 luglio 2025 ore 24,00. La si invia mediante procedura online sul sito di riferimento, la Cassa Forense.
Ma chi può chiedere il contributo? Possono farlo gli avvocati e praticanti iscritti alla Cassa Forense, non quelli sospesi né cancellati, e nemmeno i titolari di pensione. Per questi ultimi si fa eccezione dei titolari di pensione di invalidità o indiretta della cassa stessa. Inoltre, il contributo spetta solo a uno dei genitori, pure se tutti e due sono iscritti.
Quali sono i requisiti di partecipazione? Essere genitore di uno o più figli nati, adottati o affidati nel periodo sopraindicato, essere in regola quando si presenta la domanda per quanto concerne i seguenti elementi. Dalle comunicazioni reddituali con modello 5 per tutto il periodo di iscrizione alla cassa dal 1975, anche per i pagamenti dei contributi previdenziali, sia iscritti a ruolo che in riscossione diretta.
Serve non aver beneficiato di altre prestazioni mediante bandi Cassa nel 2025, o il non aver percepito analoga prestazione dallo Stato o altri enti. Nell’affidamento preadottivo o provvisorio, non bisogna aver già ricevuto il contributo per lo stesso minore mediante bandi degli anni precedenti.
Come ottenere il bonus da 2000 euro per ogni figlio, procedura pratica
Analizzate le caratteristiche del bonus, si attua una procedura per finalizzarne la conquista. Dettagli e documenti che servono al fine di non perdere il beneficio da 2000 euro per ogni figlio.
La certificazione o autocertificazione che attesti la nascita, adozione o affidamento del figlio e l’attestazione ISEE valida, senza omissioni o difformità, sono documenti da allegare.
Per la domanda è bene anche sapere che i titolari di pensione indiretta devono utilizzare il modulo presente e inviarlo mediante PEC.
Per il bando sono stati stanziati 3 milioni di euro, per cui i contributi sono stati assegnati fino all’esaurimento dei fonti. La graduatoria verrà stilata considerando la priorità di chi non ha percepito né ha il diritto di percepire l’indennità di maternità/paternità ai fini di nascita, adozione e affidamento del figlio.
Si consolida la posizione di chi ha avuto un parto gemellare o plurigemellare o abbia in affido più figli e ha percepito l’indennità. Infine, chi ha percepito l’indennità di maternità o paternità per nascita, adozione o affidamento. L’ISEE determinerà l’ordine, a ciò seguirà poi il numero di figli minori, e dalla minore età del richiedente se ci sono pareggi.
Dopo la presentazione della domanda non si può modificare la posizione contributiva e dichiarativa. Tutto deve essere regolare al momento dell’invio. Al 30 settembre i contributi minimi si considereranno scaduti, e sono regolari le posizioni rateizzate, basta che le rate siano regolarmente pagate alle scadenze.