Se hai figli e hai un ISEE che non supera una determinata soglia, puoi godere di 400 euro di bonus. La normativa lo conferma: è tutto vero
Il periodo storico in cui viviamo è caratterizzato da enormi fatiche economiche, che colpiscono soprattutto le famiglie. L’inflazione colpisce pesantemente e, dall’altro lato, le entrate relative allo stipendio sono, nei migliori dei casi, uguali a sé stesse da ormai moltissimi anni. I bonus, quindi, sono un valido aiuto per chi fa più fatica: ce n’è uno per i genitori davvero prezioso.
In un paese dove la natalità è sempre più bassa, fare un figlio oggi come oggi è un atto sicuramente coraggioso. Per fare in modo, però, che sempre più coppie e famiglie decidano di compiere questo grande passo, il governo le sostiene con agevolazioni e bonus specifici, orientati soprattutto ai meno abbienti. Per chi ha un ISEE basso, ad esempio, ci sono 400 euro: non ce li si può lasciar scappare.
Lo Stato italiano propone diversi strumenti a sostegno delle famiglie con figli e, soprattutto, dei genitori lavoratori. Nel corso del 2024 una misura molto apprezzata è stata quella dello sgravio contributivo del 100%, per un massimo di 3mila euro all’anno, dedicato alle mamme lavoratrici con almeno due figli. I datori di lavoro, poi, hanno la possibilità di riconoscere dei fringe benefit non tassati per un massimo di 2mila euro. Nel caso in cui in una famiglia con figli entrambi i genitori lavorino, allora da un lato c’è un calcolo più favorevole dell’ISEE, che così dà più possibilità di accedere a bonus ed agevolazioni; dall’altro c’è la maggiorazione dell’Assegno unico per figli a carico.
Nel caso in cui si abbia un ISEE non superiore a 17.090,61 euro, il nucleo famigliare con due genitori lavoratori può godere di un incremento di 400 euro nell’Assegno unico universale. L’importo della maggiorazione scende più l’ISEE sale ma, fino ad ISEE di 40mila euro, è riconosciuta un minimo aumento. Per godere di questa maggiorazione è necessario presentare richiesta proprio mentre si formula quella dell’Assegno unico: in fondo alla pagina, va barrata la voce “Dichiaro di avere diritto alla maggiorazione come da art.4 comma 8 del D.Lgs n° 230/2021″.
L’attività lavorativa, però, per accedere a questa maggiorazione è necessario che sia già svolta al momento della presentazione della domanda. Se, inoltre, durante la fruizione della maggiorazione questo lavoro viene meno, è necessario darne comunicazione così da essere sempre in regola.
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