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Economia e Finanza

In arrivo nuovo bonus 550 euro per i lavoratori: ecco chi ne beneficerà e quando

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E’ in arrivo il bonus part time ciclico verticale, così come indicato dal Ministero del Lavoro negli ultimi giorni. Di che si tratta?

Chi lavora in part time verticale ciclico non ha ancora visto alcuna sorta di sostegno ad hoc, tuttavia è molto probabile che un bonus lavoratori part time ciclico sarà inserito nel decreto Aiuti. Le prospettive.

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Una specifica misura di sostegno al reddito è all’orizzonte per i lavoratori rientranti nel cd. part time ciclico. Si tratta di una proposta di aiuto economico, che per lungo tempo è restata nell’incertezza tra un possibile varo e l’archiviazione: ora la svolta e l‘inserimento del bonus part time verticale nel decreto Aiuti, in fase di approvazione in Parlamento.

Lo rimarchiamo per aver subito chiarezza sui futuri destinatari della misura: si tratta di un contributo che, con il bonus 200 euro una tantum, servirà a supportare tutta la platea di dipendenti che prestano la loro attività lavorativa con contratti che non garantiscono un orario di lavoro ‘pieno’ tutto l’anno.

Ecco allora qualche ulteriore dettaglio in proposito e ciò che è opportuno sapere per capire come funzionerà il bonus per i lavoratori a part time ciclico.

Bonus part time ciclico: a quanto ammonta

Con il termine part time “ciclico” (o multi-periodale) la legge fa riferimento ad un regime di prestazione dell’attività di lavoro, organizzato in maniera verticale. Ciò significa che il lavoratore compie la prestazione di lavoro esclusivamente in alcuni giorni, settimane, mesi o periodi dell’anno.

In altre parole, il dipendente, nell’ambito dello stesso rapporto di lavoro presso una certa azienda, lavora soltanto in certi periodi dell’anno e rimane a casa per quelli restanti – in base alle esigenze del datore di lavoro. Si tratta di un contratto diffuso soprattutto in ambiti come quello turistico-alberghiero.

Per quanto riguarda le regole di riferimento, è ovviamente valevole la normativa generale e quella del CCNL di categoria.

Come accennato in apertura, a supporto di chi svolge questo tipo di prestazione lavorativa, arriverà un aiuto economico ad hoc. Secondo quanto emerge dalle ultime notizie in proposito, il bonus sarà pari a 550 euro e i destinatari – lo ribadiamo – sono i lavoratori a part time verticale ciclico.

Si tratterebbe di un contributo una tantum, proprio come il bonus 200 euro, già previsto per una platea molto più larga di beneficiari.

Le ragioni della sua introduzione

Sono le parole del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a chiarire il perché del bonus part time ciclico. Egli, parlando al question time dello scorso 22 giugno alla Camera, ha affrontato il tema in oggetto, ovvero una misura già inserita in via generale nell’ultima Manovra – ma rimasta ad oggi in una via di mezzo tra la proposta e il possibile varo ufficiale.

Siamo consapevoli che tanti lavoratori, in particolare quelli occupati nei settori del commercio, del turismo e dei servizi, destinatari di un part time verticale ciclico, spesso involontario, vedranno sospesa la loro attività e la loro retribuzione e attendono pertanto un sostentamento economico – ha rilevato Orlando – abbiamo pertanto attivato e concluso proprio in queste ore un tavolo di confronto fattivo con i sindacati, al fine di individuare, in maniera condivisa, l’analisi della possibile platea dei beneficiari e il perimetro dell’intervento”.

Evidentemente, l’intenzione del Ministero è quella di lanciare o rilanciare la misura in oggetto – supportando una specifica categoria di lavoratori. Come ricordato sopra, la misura dovrebbe trovare spazio nel decreto Aiuti – in fase di approvazione in Parlamento.

Il meccanismo del bonus in breve

Il Ministro del Lavoro ha poi spiegato che si tratta di un meccanismo che è stato messo a punto in collaborazione con l’Inps, ispirato a criteri di equità e che mira a assegnare un contributo una tantum alla platea più ampia possibile (ciò ovviamente nel limite delle risorse stanziate).

Onde sgomberare il campo da possibili dubbi, ricordiamo che l’ipotesi normativa prevede che per l’anno in corso ai lavoratori:

  • titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale nell’anno precedente quello di riferimento, che includa periodi non interamente lavorati non al di sotto delle 7 e non al di sopra delle 20 settimane,
  • che alla data domanda non siano titolari di altro rapporto di lavoro dipendente, oppure percettori di Naspi o di trattamento pensionistico,
  • sarà assegnata un’indennità un tantum pari a 550 euro, la quale non concorrerà alla formazione del reddito e sarà versata dall’

Orlando ha poi specificato che l’indennità, pur essendo una tantum (ovvero pagata una sola volta) e sperimentale, potrà essere ri-assegnata anche l’anno prossimo. Infatti il fondo ad hoc include risorse anche per il 2023.

Ribadiamo infine che al momento – sul piano delle tempistiche dell’introduzione del bonus part time ciclico verticale – è noto che l’indennità sarà discussa con il Decreto Aiuti, e presumibilmente sarà erogata entro il 2022.

Claudio Garau

Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Da diversi anni ha scelto di svolgere a tempo pieno il lavoro di redattore web, coniugando la sua passione per la scrittura e la tecnologia con quella per l’informazione, specialmente in campo giuridico. Si pone l’obiettivo di spiegare concetti e rendere comprensibili argomenti delle leggi, che è utile conoscere nella vita di tutti i giorni. Tra le sue passioni nel tempo libero ci sono il mare, lo sport e i motori.

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