Questo bonus a chi lavora in periferia è una grossa occasione, lo Stato è dalla parte dei cittadini.
Solo chi lavora in periferia conosce tutti i disagi che ci possono essere, questo bonus è una prova di Welfare molto importante. Non si dimentica nessun cittadino, nemmeno chi è lontano. A maggior ragione bisogna garantire a chi si trova in contesti difficili, le migliori condizioni possibili. Stanziati 10 milioni di euro, ecco come ottenere l’agevolazione.

È stato firmato il decreto che regola l’erogazione dei 10 milioni di euro l’anno, appunto si parla di incentivi destinati a chi lavora in periferia. Ma cosa comporta questo bonus?
I diretti destinatari sono una categoria di lavoratori specifica, non è per chiunque indistintamente. Si tratta dei medici di corsia, lavoratori che si prodigano per il prossimo e che vivono a ritmi abbastanza pesanti e frenetici, per cui dare loro una misura che li sostenga nel quotidiano, è una condizione fondamentale per la loro salute, e per quella della collettività.
Se un lavoratore non sta bene, non può lavorare in maniera efficace. Figuriamoci per dei medici del pronto soccorso. L’aiuto è destinato a quelli già in servizi, ma anche a coloro i quali saranno assunti a fine anno. A quanto ammonta il bonus?
A quanto ammonta il bonus dedicato a chi lavora in periferia, indicazioni
Generalmente si parla di 12 mila euro l’anno per i medici in servizio e per quelli assunti a fine anno. Ma ce ne sono altri 9 mila euro per i colleghi che sono di ruolo in altri reparti, ma che soprattutto sono posti in ospedali periferici. A queste somme si aggiunge un milione circa per favorire i nuovi reclutamenti che mirano a sostenere reparti che sono in crisi.

L’obiettivo è sostenere un settore in crisi, e trattandosi del sanitario, bisogna porgli la giusta e degna attenzione. Il Decreto in questione attua una misura fondamentale, una delle principali varate nella Finanziaria di gennaio firmata Schifani. A ciò si aggiunge l’operato dell’Assessora alla sanità, Daniela Faraoni, la quale ha firmato le 12 pagine su cui il dipartimento di Salvatore Iacolino, quello di Pianificazione Strategica, ha lavorato proprio al fine di stanziare in maniera efficace i 10 milioni di euro.
Tale regolamento della Finanziaria teneva in conto di bonus in una misura non maggiore a 18 mila euro lordi l’anno, e lo stesso stanziamento è di 10 milioni all’anno per il triennio. Il limite invalicabile posto dall’assessorato in conclusione, è di 18 mila euro.
Darlo a quanti più medici possibili, soprattutto per distribuirli in tutto il territorio nazionale, anche in aree periferiche, e assumere nuove leve pronte a svolgere il loro lavoro con dignità.