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Evasione fiscale, stretta del Governo: pagamenti nel mirino

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Continua l’azione dell’esecutivo per contrastare la piaga dell’evasione fiscale. Pronte una serie di iniziative in merito.

Evasione fiscale (Adobe)

Il Governo prepara una nuova stretta nei confronti di quella che nel nostro paese è considerata una vera e propria piaga, l’evasione fiscale. Numerose nei mesi scorsi sono state le iniziative per provare ad impedire il più possibile che si verificassero operazioni atte ad eludere il controllo del fisco su grande e piccola scala. Chiaramente le iniziative del Governo, di un Governo, anzi, possono dipendere o meno, quanto alla loro riuscita, in prima analisi anche e soprattutto dagli atteggiamenti dei propri contribuenti.

Il “Rapporto sull’evasione fiscale e contributiva“, allegato alla Nadef, il Documento di economia e finanza ha chiarito le intenzioni dello stesso esecutivo in merito alla lotta all’evasione fiscale. Ancora una volta sarà data priorità all’utilizzo degli “Indici sintetici di affidabilità”, indicatori che, attraverso la raccolta e l’analisi  di dati ed informazioni relative a più periodi d’imposta tramite un metodo statistico-economico, forniscono una serie di valori.  “tramite la quale sarà possibile verificare la normalità e la coerenza della gestione professionale o aziendale dei contribuenti”.

Evasione fiscale, il Governo rinnova l’impegno: la sfida resta prioritaria

Chiaramente accanto agli obiettivi precedentemente elencati si rinnoverà l’impegno anche su altri fronti. Parliamo ad esempio, di fatturazione elettronica, trasmissione telematica dei corrispettivi. Inoltre andranno ad essere rinforzati gli strumenti di controllo di quelle che rappresentano ormai abituali frodi, parliamo del settore dei carburanti o del comparto giochi, li dove i tentativi di eludere controlli e tassazioni abbondano senza scrupolo alcuno. Il Governo, insomma, rinnova il proprio impegno in merito ad una delle dinamiche più complesse e radicate nella nostra società.

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Grande successo aveva riscosso tra i cittadini l’iniziativa cashback, che prevedeva il rimborso del 10% dell’importo  delle spese effettuate con pagamenti attraverso bancomat o carta di credito. Chiaramente l fine ultimo era quello di provare a privilegiare il non utilizzo del denaro contante. L’iniziativa apparentemente valida non è stata però rinnovata dopo la sua scadenza naturale caduta lo scorso 30 giugno. Forse rivedrà la luce a gennaio 2022. Nel frattempo per le partite Iva arriva il bonus bancomat, vantaggi fiscali e non per chi utilizza con sempre più frequenza bancomat e carta di credito al posto del denaro contante per le proprie spese.

Paolo Marsico

Giornalista pubblicista dal 2012 con numerose collaborazioni alle spalle tra carta stampata e web. Appassionato di scrittura e tra le altre cose di cinema, calcio e teatro. Autore racconti brevi, poesie e testi per il teatro.

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