Come detrarre un pagamento rateizzato per la caldaia. Parliamo del Bonus che permette di avere un apparecchio nuovo con agevolazioni importanti.
Forse chiamarlo Bonus non è corretto, tuttavia di fatto lo è perché permette di avere una detrazione e in molti casi una rateizzazione per chi decide di cambiare la caldaia in casa.

Mettiamo caso che abbiate acquistato una caldaia per un piccolo edificio di proprietà con fattura emessa nel 2023 e una rateizzazione che prevede il pagamento diviso in 10 tranche annuali, la prima delle quali scade nel 2024. Questo tipo di contratto prevede la fornitura del gas con bollette del consumo ed una bolletta dedicata con voce rata caldaia e progettazione. La domanda è: come posso detrarla sul 730? Ne parleremo fra poco.
Il bonus caldaia, come accennato, di fatto non esiste ma è un insieme di bonus edilizi che prevedono, tra le spese ammissibili, anche la sostituzione di una caldaia. Nel 2025 si può ottenere grazie all’Ecobonus, al Bonus Ristrutturazione e al Conto Termico. Quest’anno si potrà continuare a sfruttare il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus per avere lo sconto fiscale del 50% sulle caldaie, ma non sugli interventi “di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili“.
Come detrarre le spese della caldaia dilazionate per 10 anni
Il beneficio consiste in una detrazione IRPEF o IRES del 50%, da dividere in 10 rate annuali di pari importo a meno che gli interventi siano stati eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, censiti o per i quali è stato chiesto l’accatastamento.

La detrazione massima prevista ammonta a 30.000 euro. Negli interventi ammessi alla detrazione sono compresi, oltre a quelli relativi al generatore di calore, anche quelli sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento dell’acqua, sui dispositivi di controllo e regolazione e sui sistemi di emissione.
Sono comprese anche le spese che riguardano le prestazioni professionali come la demolizione del pavimento, del massetto sottostante e la posa in opera del nuovo pavimento se connesse all’impianto. Anche l’acquisto e sostituzione caldaia di generatori di calore rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria agevolati con il Bonus Ristrutturazione. In questo caso la detrazione è del 50% da ripartire in 10 quote annuali di pari importo fino a un ammontare complessivo non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare.
Ma torniamo al quesito iniziale. Il bonus casa (o l’ecobonus) spetta in ragione di quanto pagato per ogni anno a titolo di rata caldaia e progettazione a condizione che ogni pagamento avvenga con bonifico e venga presentata un’adeguata pratica ENEA. In sintesi, l’importo pagato complessivamente ogni anno verrà ripartito in 10 anni e darà titolo a un bonus fiscale pari alla percentuale vigente nell’anno di pagamento, quindi nell’ipotesi di prima casa il 50% per le spese 2025, il 36% per le quote corrisposte dal 2026 in poi.