Il bonus caldaie può essere ancora utilizzato, ma ci sono delle tempistiche e dei dettagli da conoscere, per sfruttarlo al meglio.
L’inverno è ormai nel suo periodo clou, e il freddo si fa sentire. Il mese di gennaio, in particolare, si è rivelato veramente molto gelido in alcune aree del nostro Paese e, chiaramente, avere una caldaia ben funzionante, è un grande aiuto.
Quando la caldaia non funziona a dovere, infatti, possono esserci tutta una serie di problematiche che non sono solo a livello di freddo. Anche la salute, ad esempio, se non c’è riscaldamento in casa per un lungo periodo, può risentirne in modo significativo.
La scienza ha potuto rilevare, dopo una serie di studi in merito, che una lunga e regolare esposizione a temperature basse, può portare a un aumento di sviluppare alcune patologie.
Nello specifico, si potrebbe anche iniziare a soffrire di emicranie, oppure infarto, ictus, problemi di cuore, in linea generale. Non solo, perché essere esposto al forte freddo, può anche portare a ipertensione, asma, problemi respiratori vari e anche allergie a livello cutaneo.
La Manovra di Bilancio 2025 ha portato a una ridefinizione degli incentivi per l’edilizia e ha tagliato fuori il bonus caldaie.
Questa ridefinizione degli incentivi, porterà il bonus ristrutturazione, ad esempio, a un calo delle detrazioni che quest’anno arriverà al 50% e nel 2028, al 30%. Cambiamenti ci saranno anche per l’ecobonus che terminerà nel 2028. Per quanto concerne il bonus caldaie, dal 2025 ci sarà una importante modifica.
Nello specifico, questo incentivo non potrà più essere attuato per interventi che vedano la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, con caldaie la cui alimentazione passa solo tramite combustibili fossili. Lo scopo di questa scelta è da ritrovare nel voler incentivare l’uso di sistemi tecnologici e innovativi, che siano sulla stessa frequenza della sostenibilità energetica e di conseguenza, dell’ambiente.
Tuttavia, ci sono delle alternative al bonus caldaie. L’ecobonus può essere usato per caldaie a condensazione innovative, pompe di calore che abbiano una certa efficienza e un impatto ambientale di livello. E ancora, ci sono incentivi per impianti geotermici a bassa entalpia, e apparecchi ibridi, composti da un mix tra pompa di calore e una caldaia a condensazione.
Si tratta, quindi, di incentivi che vogliono esortare all’uso di tecnologie sostenibili, che possano avere il minor impatto sull’ambiente.
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