Con la circolare n. 6/E del 29 maggio 2025 si garantisce uniformità di azione sulle novità fiscali: come avere il bonus cani e scuola.
Lo conferma l’Agenzia delle Entrate, condividendo tutte le istruzioni operative, inerenti gli uffici, e per garantire un’azione uniforme legata alle novità fiscali poste nella legge n. 207 del 30 dicembre 2024. Si analizzano gli aggiornamenti legati al bonus scuola e cani, come procedere.

Protagonisti i limiti alla fruizione delle detrazioni d’imposta, quelle per la frequenza scolastica, e infine quelle che trattano la gestione e il mantenimento dei cani guida. Nello specifico, l’ADE ha trattato il “riordino delle detrazioni”, introdotto dall’art. 16-ter, tenendo conto del TUIR approvato con DPR n. 917/1986.
Una disposizione che stabilisce, a partire dal 1° gennaio 2025 dei limiti molto importanti a cui fare riferimento perché fondamentali all’uso delle agevolazioni . Le limitazioni sono destinate a soggetti con reddito complessivo maggiore a 75 Mila euro.
Questi elementi presi in esame, determinano la gestione della fruizione delle detrazioni d’imposta sui redditi, attraverso un meccanismo di calcolo ben preciso che tiene conto dell reddito complessivo del contribuente, ma anche e del numero di figli fiscalmente a carico.
Come avere il bonus cani e scuola, meccanismo specifico e limiti in gioco
Considerando tutti gli elementi in gioco, e gli aspetti legati agli aggiornamenti, è fondamentale adesso comprenderne in maniera approfondita il meccanismo in questione.

Si tratterebbe di una riduzione di natura progressiva, la quale all’aumentare del reddito, genererebbe una crescita massima degli oneri e delle spese detraibili. Il tutto seguito da una concreta e maggior tutela per le famiglie numerose e/o quelle che hanno figli soggetti a legge. 104.
Infine, è bene sottolineare che il comma 1 del nuovo articolo 16-ter del TUIR tiene conto dei soggetti che specificatamente hanno un reddito maggiore a 75 mila euro, con tanto di oneri e spese, anche questi considerati nella loro totalità. Proprio per questi è prevista una detrazione proveniente dall’imposta lorda.
Essa data sia dal TUIR che dalle altre disposizioni normative. In ogni caso le detrazioni sono ammesse fino ad un ammontare specifico, da cui le stesse modalità di calcolo sono fissate dall’articolo medesimo.
Quindi, a partire da gennaio 2025, le spese per la frequenza di scuola dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione di cui all’art. 1 legge n. 62/2000, e successive modifiche, sono tutte detraibili dall’imposta lorda nella misura del 19% con importo annuo non maggiore a 1000 euro per alunno o studente.
Mentre al comma 22924 in sostituzione l comma 1-quater dell’art. 15 del TUIR, stabilisce che l’imposta lorda si detrae dalla misura forfettaria di 1100 euro. La modifica della normativa aumenta il totale della detrazione forfettaria prevista per le spese sostenute dai non vedenti per il mantenimento dei cani guida, accrescendone il valore a 1100 euro.
Inoltre, elimina la parte della disposizione che prevedeva l’attribuzione delle predette detrazioni nel limite di spesa di 290 mila euro l’anno.