Grazie alla circolare n. 8/2025 dell’ADE è possibile comprendere perché il Bonus Casa è più vantaggioso, come ottenerlo.
L’appena citato documento era proprio tra i più attesi del momento. La ragione risiede nel fatto che molti si preoccupavano che venisse tagliato e non più riproposto, invece non solo si conferma, ma si prendono persino più soldi! È la circolare dell’ADE a fornire dettagli essenziali sul Bonus Casa, soprattutto si analizzano molteplici casi in gioco.
Sarà maggiore del 50% il bonus Casa per chi vuole comprare o ristrutturare!
Un chiarimento fondamentale arriva proprio dall’ADE nella circolare pocanzi indicata, la n. 8/2025, la quale esplica come fare, soprattutto risponde a tutti i dubbi legati alle agevolazioni in questione. Ciò sussiste anche in seguito alla legge di Bilancio 2025 che ha modificato non pochi aspetti.
Persino i condomini hanno delle indicazioni che non possono lasciarsi scappare. Infatti, queste riguardano la gestione del bonus casa in merito alle parti comuni con tanto di aliquote di sconto, e le possibili differenziazioni in base se si fanno lavori.
Quindi, si evince innanzitutto che la manovra assume una nuova faccia, il cambiamento però genera non pochi interrogativi. Attivo nel 2025 c’è un bonus basico, in via generale, ma dal 36% si passa al 50% se il contribuente vanta di due requisiti.
Il primo quello di essere titolare di un diritto di proprietà, anche se è di nuda proprietà. Ma va pure bene se semplicemente gode di un diritto reale sull’unità immobiliare in questione. Soprattutto per avere questa percentuale vantaggiosa di bonus casa, è fondamentale che si intervenga sull’abitazione principale.
Ma come si disciplina caso per caso?
Per le ristrutturazioni in case appena acquistate, ma che ancora non figurano come abitazione principale, come ci si deve comportare? C’è l’agevolazione piena! Lo dice la stessa circolare. Quindi, è conveniente comprare una casa nuova.
Nel caso dei condomini, si era anteposto il problema legato alle parti comuni che non possono essere considerate direttamente come casa principale, ma l’ADE conferisce un’interpretazione più estesa. In queste fattispecie, per interventi agevolati sulle parti comuni degli edifici, la maggiorazione è applicata sulla quota di spese che ricade al singolo condomino.
Si è ammessi alla detrazione nel rispetto di tutti i requisiti, specialmente se il condomino è proprietario dell’appartamento, o comunque gode di un diritto reale. Le percentuali però sono diverse. C’è il 50% per il proprietario, mentre il 36% per gli altri.
Ma come il bonus condiziona la situazione dei conviventi? C’è una novità molto importante, forse quella che più sta facendo chiacchierare, perché ha dei risvolti negativi rispetto le altre. Si parla dei conviventi del proprietario che se effettuano spese, si accontenteranno del bonus con l’agevolazione fiscalmente minore. Si potrà applicare solo il 36% delle spese sostenute nel 2025.
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