Nonostante l’entrata in vigore del Decreto Salva Casa, non tutte le Regioni si sono adeguate alla nuova normativa. Quali sono le più virtuose?
Il Decreto Salva Casa è stato introdotto con l’obiettivo di aiutare i proprietari di immobili a sanare eventuali piccole irregolarità in maniera agevolata, affrontando le piccole violazioni edilizie in maniera univoca. Lo scopo della riforma, infatti, è semplificare la procedura di adeguamento degli edifici ubicati in Italia e, di conseguenza, dare una svolta al mercato immobiliare.

Dopo un anno dall’entrata in vigore del Decreto Salva Casa, tuttavia, non tutte le Regioni hanno provveduto al recepimento della sanatoria nella normativa regionale, nonostante fossero state fissate precise scadenze per tale adempimento. A che punto si trova il processo di adeguamento?
Decreto Salva Casa: i provvedimenti adottati dalle singole Regioni per l’adeguamento
Il Decreto Salva Casa è una normativa diretta alla risoluzione di molte irregolarità edilizie di lieve entità e offre la possibilità ai proprietari di regolarizzare le problematiche esistenti sugli immobili, in modo tale che possano anche essere venduti.

Non si tratta, tuttavia, di un condono edilizio, ma solo di uno strumento per rimediare a piccole problematiche, ad esempio, difformità che riguardano tramezzi, muri di cartongesso e soppalchi. Le Regioni avevano l’obbligo di adeguare la modulistica per i lavori edilizi a partire dal 9 maggio, mentre i Comuni dal 23 maggio. Nel caso in cui questi ultimi non provvedano alla pubblicazione dei moduli aggiornati alla nuova normativa, i cittadini potranno usufruire della sanatoria utilizzando la certificazione fornita dalla Regione.
Al momento, hanno provveduto all’adeguamento al Decreto Salva Casa soltanto le seguenti Regioni: Abruzzo, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto. In Piemonte, ad esempio, non sono state adottare delle norme ad hoc per il recepimento del Decreto, ma sono stati introdotti due provvedimenti per regolare il procedimento di sanatoria edilizia: la Legge regionale n.25 del 7 novembre 2024 e la Deliberazione n. 4-1118 del 20 maggio 2025.
In questa Regione, dunque, è consentito il recupero dei sottotetti e la sanatoria semplificata per variazioni d’uso, aumenti volumetrici e interventi per edilizia antisismica. Nel dettaglio, sono stati adeguati tali moduli: SCIA, SCIA alternativa, permesso a costruire e CILA. In Abruzzo, invece, con la Deliberazione n. 137 del 29 maggio 2025, sono stati introdotti i seguenti cinque modelli aggiornati: permesso a costruire, SCIA, SCIA alternativa, CILA e modulo scheda anagrafica.
In Toscana, grazie al Decreto dirigenziale n.10133 del 14 maggio 2025, è stata modificata la Modulistica Unica regionale, che ha sostituito del tutto la vecchia certificazione. Si tratta, però, ancora di modelli provvisori, perché si attende l’adeguamento definitivo. In Liguria, infine, è stata aggiornata la Modulistica dei titoli edilizi standard.