La comunicazione dell’INPS non lascia dubbi: arriva il bonus contributi, come funziona.
Risparmiare tanti soldi è l’obiettivo del momento e quanto pare il Bonus contributi si rivela essere uno degli interventi di Welfare più adeguati a compiere ciò. La conferma arriva direttamente dal canale ufficiale dell’INPS che informa su cosa è necessario sapere e soprattutto come comportarsi davanti la questione, indicazioni in breve.

L’INPS informa i cittadini con una comunicazione abbastanza recente. Il 30 luglio 2025 l’Ente Previdenziale, ha trasmesso un messaggio molto importante che scandisce nuove tempi in gioco.
La comunicazione n. 2399 ha ufficializzato la notizia della proroga per quanto concerne il periodo d’imposta 2025 davanti l’esonero dai contributi previdenziali e assistenziali per le imprese poste in Zona Franca Urbana. Quest’ultima siglata ZFU, attiene a quella dei Comuni del Centro Italia che nel 2016 sono stati colpiti dal sisma.
Si tratta di Regioni specifiche, appunto l’Abruzzo, il Lazio, le Marche e l’Umbria, questo secondo quanto previsto dal DL n. 50/2017, Legge n. 96/2017. Poiché la misura agevolativa era inizialmente prevista solo per il 2017 e il 2018, m poi è stata prorogata.
Come funziona la proroga: guida per ottenere il bonus contributi
Evidenziata la misura posta in essere, adesso bisogna comprendere come funzioni la suddetta proroga, e soprattutto come possono fare i cittadini ad ottenere il Bonus Contributi.

Il messaggio dell’INPS è abbastanza chiaro, il n. 2399 dello scorso 30 luglio, ha predisposto una proroga nei tempi dell’esonero. Questo consta nell’esclusione dei premi INAIL. La novità in questione piace molto, ci sono pero delle tempistiche a cui tenere conto, soprattutto dei codici la cui importanza pratica è fondamentale.
Non sempre era stata così la sua gestione. Perché in principio questi era stato istituito per il 2017 e il 2018, e poi era stato prorogato di un altro anno. Da ultimo per il 2024 dal DL 215/2023 (L. 18/2024).
I destinatari dei provvedimenti con le agevolazioni riconosciute, avrebbero potuto utilizzare il credito verso l’erario per i versamenti dei contributi obbligatori dovuti all’INPS nei periodi di imposta ammissibili. Ma sono stati i datori di lavoro ad avere le conseguenze maggiori.
Essi hanno ottenuto il riconoscimento delle agevolazioni da parte del Ministero delle Imprese, e di contro possono usufruire del credito anche per l’anno corrente, tutto il 2025. Quanto delineato è ciò che prevede nel concreto la proroga.
Infine, occorre sapere che per usufruire dell’agevolazione, le imprese devono usare il modello F24 mediante i servizi telematici dell’ADE, cioè dell’Agenzia della Entrate.
Ciò avviene utilizzando dei codici specifici. Si tratta dei “codici tributo” come Z148, Z149 e Z150, Z162, Z164, Z165 e Z166. Per quanto concerne invece le modalità di matrice operativa, permangono quelle riportate nella circolare n. 48/2019 dell’INPS.