Benefici da non perdere con il nuovo bonus da 5000 euro per acquistare l’auto dei tuoi sogni. Guida pratica e veloce per non perdere l’occasione.
L’occasione fa l’uomo ladro, ma il cittadino del Welfare sa a cosa può attingere nel pozzo di ricchezza dei bonus: quello da 5000 euro per acquistare l’auto nuova, è una manna dal cielo! Specialmente oggi che il fronte del mercato dell’usato è aumentato a dismisura. Cosa serve per ottimizzare il potere d’acquisto? Un po’ di pazienza, e mosse semplicissime.
Facile come bere un bicchiere d’acqua, ottenere il bonus da 5000 euro per acquistare l’auto nuova è una passeggiata, ma lo è soprattutto se si hanno determinati requisiti. Senza dimenticare che bisogna agire entro tempo debito, perché non si tratta di una misura d’ausilio di natura automatica.
Bisogna correre alla sua conquista, perché proprio a causa dei nuovi tagli delle risorse che ci sono stati in diversi ambiti, potrebbe ben presto venire meno. Complice la nuova Legge di Bilancio che per il 2025 ha modificato l’indirizzo di alcune potenti occasioni di crescita e stabilizzazione. Quanti miliardi stanziati?
Si è sulla soglia dei 5,8 miliardi di euro che lo Stato ha deciso di indirizzare proprio alla soddisfazione di questa misura d’ausilio. L’obiettivo è sostenere il potere d’acquisto dei contribuenti, e per farlo solo lo strumento di Welfare del bonus in questione può farcela. Incrementare e migliorare la qualità di vita della collettività è possibile, ecco come.
Davanti la mancanza di definizione certa di quanto predisposto per il bonus auto, si analizzano le condizioni degli anni precedenti, molte della quali verranno ripristinate. Anche perché la modalità di ottenimento resterà pressocché invariata, e anche qualche elemento che ne concerne i requisiti.
Le auto personali, quelle per servizio di car sharing e noleggio, quelle a motore termico, le ibride plug-in e le elettriche, sono tutte le destinatarie degli incentivi da condurre nell’ambito. Se le somme non possono ancora definirsi, è bene sapere che di norma sono queste a beneficiarne, e saranno erogate sotto forma di sconto sul prezzo di listino.
Se vi subentra la rottamazione, si hanno ulteriori vantaggi, e questo fino a mezzi della tipologia Euro 4. Negli anni precedenti si son destinati fino a 5 mila euro per le auto elettriche, 3 mila euro per le ibride plug-in, e 2 mila euro per modelli diesel, GPL, benzina, metano e ibrido non ricaricabile con emissioni fino a 135 g km.
Tra i requisiti, il veicolo da rottamare deve essere intestato all’acquirente del nuovo veicolo, o al massimo ad un familiare convivente da almeno 12 mesi. Senza la rottamazione però si rischia di perdere tanto, perché i contributi da 5 mila passano a 3 mila euro, e ancora a 2 mila euro.
A riconoscere gli incentivi sono direttamente le concessionarie che si prenotano per il bonus, e l’auto che lo acquista deve essere immatricolare entro 180 giorni dalla prenotazione. Altrimenti? Si perde tutto! La ratio della misura non è solo aiutare i contribuenti, ma indirizzare all’acquisto di mezzi più sostenibili.
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